Rubrica #draghi "LA FURIA DEI DRAGHI. THE BURNING" di Evan Winter



Il popolo Omehi ha combattuto una battaglia impossibile da vincere per quasi duecento anni. La sua organizzazione è stata costruita attorno a questa guerra e non conoscono altro. 
I più fortunati nascono dotati di poteri ma solo una donna su duemila ha quello di richiamare i draghi e solo un uomo su cento è in grado di trasformarsi magicamente in una macchina per uccidere, più grande, più forte e più veloce. Tutti gli altri sono destinati a combattere e morire in questa guerra senza fine. 

Il giovane Tau, senza nessun talento, conosce bene tutto questo e non vuole accettarlo: lui ha un piano di fuga. Si ferirà in modo da essere congedato e si sistemerà con un matrimonio, i figli e la sua terra. 
Ma le cose non andranno come desidera. Quelli a lui più vicini verranno brutalmente assassinati e il suo dolore si trasformerà rapidamente in rabbia. Spinto da un senso di vendetta perenne, Tau seguirà un percorso inimmaginabile: diventerà il più grande spadaccino mai esistito, un uomo disposto a morire pur di avere la possibilità di uccidere coloro che lo hanno tradito.

La furia dei draghi. The burning
Autore: Evan Winter
Editore: Fanucci *
 * ringrazio la CE per la copia
Pagine: 552
Uscita: 28 luglio 2021


Inauguro oggi la nuova rubrica DRAGHI, parlandovi di un romanzo che li contiene (ovvio) ma che non è il solito fantasy.

"Che mi considerino pure un mostro" pensò la Regina Drago. 
"Sarò un mostro, se questo significa che sopravvivremo."


Quando dico che non è il solito fantasy, mi riferisco al fatto che l'ambientazione è davvero particolare: un background magico tradizionale (draghi, demoni oltre il velo) fuso però con un'originale ispirazione di sapore africano.

In effetti, in questa saga fantasy non troverete personaggi "bianchi", ma non ne sentirete affatto la mancanza, perché l'autore è abile a calarci da subito in una società esotica ma affascinante, quella degli Omehi, divisa in rigide classi di stampo feudale, con un sistema militare tribale.

Forse mi ha fatto un po' storcere il naso che, anche se assai diversa, l'impronta sociale resta comunque "machista": pur essendoci una regina, i soldati e i personaggi principali (Tau, in primis) sono tutti maschi, per cui le pagine grondano testosterone a profusione, con le ragazze relegate a fare da sacerdotesse-spalla degli eroi oppure riproduttrici del nobile, quando non sono civili inermi sullo sfondo. Insomma, se c'è da combattere, donne, fatevi da parte, che vi proteggiamo noi...

La narrazione è scorrevole, si legge bene, con passaggi non scontati e qualche buon effetto sorpresa.
Se non vi infastidisce l'eroe bloccato in modalità "io.devo.uccidere", come saga fantasy non è male.

Diciamo che per me presenta per certi versi il difetto di quella di Pierce Brown: capitoli di battaglia costante e fatica continua, senza una pausa per tirare il fiato, #maiunagioia come tema di sfondo.
In buona sostanza, mi è parsa pensata per i maschietti e a loro uso e consumo.
Confido che i seguiti possano smentire questa prima impressione perché, lo ribadisco, il mondo magico/esotico creato colpisce.

"Ti insegnerò come uccidere" disse. 
"E devo insegnarti come essere abbastanza bravo nel farlo da riuscire a sopravvivere."


Amarilli

Nessun commento:

Powered by Blogger.