Pensieri su “Cendrillon, mon amour” di Ornella Albanese
Maximilien è un principe cinico e libertino, ma adesso è costretto a sposarsi. Alizée è una fanciulla dal carattere indomabile, come i suoi capelli; vive con una matrigna crudele e tre sorellastre litigiose.
Anche loro si recheranno al ballo a cui sono invitate tutte le fanciulle aristocratiche affinché il principe possa scegliere la sua futura sposa.
Sembra una storia già sentita in ogni particolare, eppure non tutto è come sembra nella misteriosa foresta di Fontainebleau: lo scudiero del principe è davvero chi afferma di essere? Alizée è una ladra come dicono? Fronteggiando gli intrighi di chi si oppone al lieto fine, sarà compito di Alizée accendere di passione l’arido cuore del suo principe…
“Cendrillon, mon amour”
Autrice: Ornella Albanese
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1229
Ambientazione: Francia, 1630
Può una celebre fiaba rivelarsi un romanzo di cui attendi comunque con impazienza la svolta finale (anche se la conosci già da quando eri bambina)?
Può, altroché se può...
Ancora una volta Ornella Albanese riesce a incantare con la sua maestria, prendendo il canovaccio di Cenerentola/Cinderella e trasfondendo in esso dolcezza, freschezza e persino un pizzico d'avventura.
Così la protagonista ci stupirà fin da subito per i suoi passatempi notturni, mentre i lavori di fatica diurni resteranno gli stessi; il principe non sarà la solita comparsa di bellimbusto cuore d'oro che viene travolto dalla fanciulla misteriosa, ma si rivelerà un rampollo esuberante, un po' viziato e un po' ribelle agli obblighi derivanti dal titolo, che non sceglie la moglie in base alle apparenze e a un unico ballo fortunato.
Maximilien ama la vita, ha un temperamento passionale ed è piuttosto alla ricerca di un'anima gemella che sia altrettanto volitiva e cocciuta quanto lui.
Insomma, se la fiaba era per i bambini, questa riscrittura realistico/storica è perfetta anche per una lettrice/sognatrice adulta: forse non c'è più alcun tocco fatato, ma resta intatta la magia dell'innamoramento e del trionfo del vero amore.
Mi è piaciuto tutto, dall'ambientazione ai comprimari, persino quelli più piccoli.
E la sorpresa dell'epilogo mi ha davvero colta... di sorpresa, strappandomi un sorriso aggiuntivo.
Un gioiellino che saprà smentire chi ritiene che il romance basato su trame troppo usate non possa regalare continue e nuove emozioni.
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