Pensieri su "LA CATENA d'ORO" di Cassandra Clare (The Last Hours #1)



Cordelia Carstairs è una Shadowhunter. Quando il padre viene accusato di un terribile crimine, lei, la madre e il fratello partono alla volta di Londra con la speranza di riuscire a evitare la rovina della famiglia. La madre vorrebbe che lei trovasse un marito, ma Cordelia è più determinata a diventare un'eroina che una sposa. 
Presto, nella capitale britannica, viene trascinata in un mondo sfavillante e affascinante, fatto di sale da ballo, missioni segrete e salotti magici popolati da vampiri e stregoni. Al contempo si vede costretta a nascondere il suo amore per James, promesso a un'altra. La nuova vita della ragazza viene però scombussolata quando una serie di attacchi demoniaci devasta la città, e questa volta si tratta di qualcosa di completamente diverso da ciò con cui hanno avuto a che fare in precedenza gli Shadowhunter. 
In una Londra in quarantena, Cordelia e i suoi amici saranno obbligati a compiere difficili scelte che li condurranno a comprendere quanto crudele sia il prezzo da pagare per essere eroi.

La catena d'oro. 
Serie: Shadowhunters. The last hours vol.1
di Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Traduttori: Carozzi M., Rancati D.
Pubblicazione: marzo 2021
ISBN: 8804736593
Pagine: 576




Lei aveva deciso, già da molto tempo, 
che vivere dentro una storia sarebbe stato terribilmente scomodo.
Molto meglio scriverle, e controllare il racconto 
in modo da non renderlo mai né troppo triste né troppo spaventoso, 
solo il giusto perché fosse intrigante.


Era da un po' che non ritornavo alle saghe dell'universo Shadowhunter (meglio, ho in corso la serie spin-off su Magnus/Alec, che però è a quattro mani e lievemente annacquata rispetto alle serie scritte tutte dalla Clare), e questa l'ho iniziata soltanto perchè mi piaceva l'ambientazione storica degli inizi '900, appena dopo la trilogia dedicata a Tessa/Will/Jem.

Tuttavia, pur essendo un'ulteriore ramificazione/discendenza che precede la serie principale (quanti prequel ormai da considerare!) devo dire che questo primo romanzo mi ha coinvolto come non mai.
Ho riprovato la serena felicità di sapere che alla sera questo tomo (quasi 600 pagine) mi attendeva in lettura sul comodino e mi sono ritrovata immersa nelle storie degli Allegri compagni senza quasi accorgermene.

Rispetto a quanto già uscito, la Clare ha capito che il triangolone amoroso ottiene sempre il pienone dei consensi, per cui qui ne inserisce più di uno; cominciamo subito a intuire varie ship, tutte ancora dichiarate o asseritamente finite, con in più un terzo personaggio segretamente cotto che mira a inserirsi alla prima incrinatura della coppia.
Se tra i protagonisti figurano proprio i figli di Tessa e Will, diciamo che stavolta è il figlio maschio degli Herondale, James, a essere conteso tra due dame, Cordelia e Grace, rampolle niente meno che dei Carstairs e dei Blackthorn (pronti a piazzare le bandierine sugli alberi genealogici delle famiglie storiche di Alicante?).
Ma James è a sua volta parabatai di Mattew Fairchild (yes, il figlio della Console) e leader di un gruppo di ragazzi che si riuniscono in una taverna di Nascosti e sono pronti per diventare veri e propri guerrieri.
Dopo pochi capitoli di ambientazione, ero già completamente addentro a questa Londra fumosa e invernale, dove i demoni rifanno la loro apparizione dopo qualche tempo. 
Ed è di nuovo morte, tradimento, magia nera, spade angeliche che s'illuminano, sospetti e diffidenze tra i Nephilim e le altre razze.

L'ho trovato un libro vivace, spesso divertente, con tutti quei passaggi bruschi e al cardiopalma che caratterizzano lo stile della Clare (soprattutto con la tremenda aspettativa del #maiunagiora): non solo ciascun personaggio è delineato e ha un suo tocco luce/ombra che non lo rende mai eroe su un piedistallo, ma un po' tutti portano avanti segreti l'un con l'altro, rendendo solo il lettore partecipe (e diviso tra l'approccio gongolante e quello tormentato di chi sa, ma non può bussare alla pagina per farlo trapelare...).
Tra i miei preferiti, al momento: Cordelia e Alastairs, Lucie ("scrittrice" di romanzi), Thomas e Anna.
Ma ritroviamo pure il trio della trilogia precedente e anche Magnus Bane "prezzemolino".

Molto apprezzati anche gli inserti poetici (con citazioni interessanti, dai romantici ai preraffaelliti) e quelli tratti dalla cultura persiana (un tocco personale, visto che la Clare è nata a Teheran).

Ora voglio subito passare al secondo.


Amarilli

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