Pensieri su "UNA RISPETTABILE POSIZIONE" di K.J. Charles



All’interno del suo eccentrico ma probo gruppo di amici, Lord Richard Vane ricopre il ruolo del confidente da cui tutti dipendono per consigli, integrità morale e un riservato sostegno. Tuttavia, quando Richard ha un problema, è al suo valletto che si rivolge, un faccendiere di impareggiabile abilità, e l’oggetto dei suoi desideri più segreti. Se c’è però una regola a cui un gentiluomo non deve sottrarsi è quella di non intrattenere rapporti personali con la servitù. Ma ogni volta che David gli è vicino, le regole di classe si scontrano con il più basilare degli istinti animali: un’impareggiabile lussuria.
Per David Cyprian, furto e ricatto sono all’ordine del giorno come lucidare gli stivali: farebbe qualsiasi cosa per l’uomo a cui è devoto. Ma l’unica cosa che David desidera per se stesso è proprio quella che Richard rifiuta di concedere: il suo cuore. E quando la tensione fra i due cresce al punto da essere intollerabile, il suo apparentemente incorruttibile padrone sembra non lasciargli scelta: servendosi delle sue perfezionate capacità di seduzione e manipolazione, David convincerà Richard a dimenticare tutte le sue obiezioni e cedere alla sua dolce e peccaminosa tentazione.

Titolo: Una rispettabile posizione
Titolo originale: A Gentleman’s Position
Serie: Consorzio di gentiluomini #3
Autrice: K. J. Charles
Traduttrice: Claudia Milani
ISBN: 978-88-9312-147-7
Genere: Storico - Regency
Lunghezza: 267 pagine
Uscita: 5 dicembre 2016


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Potete chiedermi tutto quello che volete. Le parole rimasero in sospeso sulle sue labbra. Avrebbe voluto pronunciarle. Dio solo sapeva quanto fossero vere. Ma era col suo padrone che stava parlando e non poteva dire ciò che davvero aveva nel cuore.

Sapevo che sarebbe stato perfetto :)
Questa serie MM-Historical Romance diviene sempre più bella, capitolo dopo capitolo.
Avevo amato molto il secondo volume, ma questo terzo è davvero da applausi.
Mai una caduta di tensione, mai una scena poco convincente. E una carica erotica-passionale che scorre sotto ogni riga, in ogni pagina in cui agiscono, parlano, litigano, si evitano e si cercano Richard e il suo devoto valletto.
Aspettavo molto il personaggio di Lord Richard, con tutti suoi formalismi, il bisogno di mantenere le apparenze e il tormento provocato dalle sue contraddizioni segrete.
Lord Richard è il figlio di un marchese ed è sempre stato la guida dei Riccardiani, un esempio di condotta irreprensibile, con rigorosi principi di moralità e decoro all'esterno, ma anche una sorta di "fratello maggiore" che si preoccupa di trovare un rifugio sicuro per i suoi amici e di intessere una rete di protezione contro il rischio di rivelare al mondo un crimine gravissimo come la sodomia, così come di professare idee politiche non consone al regime in vigore.
David è il suo burattinaio invisibile, il braccio che esegue ordini e desideri, spesso facendo in modo che il nobile non sia costretto a sapere e quindi a sporcarsi le mani.
I realtà i due si amano, senza saperlo, da oltre quattro anni.
E se David non avrebbe remore a compiere l'ultimo passo proibito, Richard è invece bloccato dall'idea di condividere l'amore con un suo dipendente, un sottoposto, e - diciamolo - un appartenente a un ceto inferiore.
Insomma Richard rimane strenuamente rigido sulle sue posizioni, finché rimane l'unico a mentire a se stesso. E finché il destino gli sbatte in faccia, tra rimorsi, timori e sofferenza, la grandiosa verità che lui è un uomo come tutti e che ama come tutti i mortali.
Unica delusione, la cover: non corrisponde per niente alla mia idea di David dai capelli di fuoco (e la trovo triste, quasi deprimente).

Sono qui. Non andrò mai via.
Le dita di entrambi erano intrecciate ai capelli dell’altro ormai: le grandi mani di Lord Richard che si muovevano tra le sue lunghe ciocche dritte come se volessero prenderne una manciata e David che sentiva la sensazione familiare dei ricci sotto le dita come se non li avesse mai toccati prima. Le labbra di sua signoria erano aperte sulle sue in baci avidi ed esigenti, le lingue intrecciate. Un piacere così intenso da fare quasi male.

Amarilli

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