Pensieri su "LA CORONA DI FUOCO" di Sarah J. Maas (Throne of Glass #3)

"Era passata una settimana da quel giorno orribile in cui le era crollato il mondo addosso. Tutto a un tratto il mondo era sparito, inghiottito dall'abisso che regnava dentro di lei." 
Celaena Sardothien è sopravvissuta a combattimenti mortali e a orribili sofferenze, ma di fronte all'assassinio della sua più cara amica è sconvolta e annientata. Consumata dal senso di colpa e dalla rabbia, vuole passare al contrattacco, e mettere in atto così la sua vendetta nei confronti del responsabile dell'atroce delitto, il re di Adarlan. 
Ogni speranza per distruggere il tiranno, però, giace nelle risposte che potrà darle Maeve, la regina dei Fae, a Wendlyn. Sacrificando il suo stesso futuro, Chaol, il Capitano della Guardia Reale, l'ha mandata laggiù con l'idea di proteggerla, senza sapere che questo viaggio potrebbe invece costarle la vita. 
In quella terra lontana, infatti, Celaena dovrà confrontarsi con un'oscura verità relativa alla propria origine, ma soprattutto affrontare creature brutali e mostruose che intendono conquistare il mondo intero. Per sconfiggerle, però, dovrà prima di tutto accettare la sua vera natura e far pace con i propri demoni interiori, accogliendo finalmente il suo destino.

Autore: Sarah J. Maas
Titolo: La corona di fuoco
Traduttore: Novajra F.
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Data di Pubblicazione: ottobre 2016
ISBN: 8804661801
ISBN-13: 9788804661801
Pagine: 448

La serie:
1) La Lama dell'Assassina
2) Il Trono di Ghiaccio
3) La Corona di Mezzanotte
4) La Corona di Fuoco
5) Queen of Shadows
6) Empire of Storm

***

«Anche tu sei mia, Aelin Galathynius».
L’ondata impenetrabile di tenebre calò, ruggendo come se stesse per inghiottirli.
Ma non era ancora finita per lei. Era sopravvissuta alla perdita, al dolore, alla tortura, alla schiavitù, all’odio e alla disperazione. 
Sarebbe sopravvissuta anche a questo, perché la sua non era una storia di tenebre.

Se già amavo molto questa saga, il quarto volume mi ha deliziato oltre ogni dire, tanto che mi centellinavo le pagine perché temevo la fine del libro e ulteriori mesi d'attesa. E anche perché, come al solito, la Maas ama troncare le scene sul più bello, lasciandoti con una tensione tremenda!
Dal punto di vista dello stile, la Maas è davvero diventata grande (creativamente parlando). Sono scomparse certe ingenuità iniziali, i personaggi sono vivi, credibili, e i colpi di scena si susseguono dolorosi, senza mai venire incontro al contentino per il lettore.
Certamente questa serie si discosta dall'epic fantasy che leggo di solito: non ci sono scene troppo cruente e pure l'aspetto del sesso è sfumato. Tuttavia non per questo la narrazione è meno intensa o meno avventurosa. 
Anzi. Il lettore si "beve" le pagine con il cuore in gola, così come - sotto l'aspetto più romantico della vicenda - io ho trovato il rapporto di Caelena e Rowan pervaso da una carica erotica pazzesca (per quanto i due si sfiorino appena).
Tutti i personaggi in questo libro sono più grandi, più tristi e più soli: si completa il passaggio di Celaena in Aelin Ashryver Galathynius, sempre e assolutamente senza paura. 
Ed Aelin ha imparato bene la lezione: le persone che ami sono armi che si ritorcono contro di te. Vedi Nehemia, vedi il principe Dorian, vedi Chaon, vedi Rowan l’istruttore elfo, affasciante, infido, pericoloso.
Lontano si staglia una nuova fase della storia: l'assassina è adesso ufficialmente l’erede al trono di Terrasen, la regina perduta. E ha nemici ormai schierati e ancora da schierare (splendida, anche se non ho ancora capito la sua collocazione, Manon Becconero, la strega e il suo drago piccolo ma fiero).
Per me una lettura 5 stelle +, che consiglio caldamente agli appassionati di saghe fantasy, piene di luci e di ombre.

Amarilli

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