Pensieri e Riflessioni su "Le coccinelle non hanno paura" di Stefano Corbetta

"Una narrazione ipnotica, insolita, avvolgente." (Raul Montanari) "Una grande storia d’amore e d’amicizia che colpisce per la freschezza dei personaggi e l’equilibrio mirabile fra la trama drammatica e il tono terso della narrazione." (Fabrizio Ottaviani)

Teo ha un segreto: può fotografare con gli occhi e rivedere quelle immagini anni dopo, ancora perfette. E con la sua Nikon, per una vita, ha ritratto il mondo. Perciò lo sa bene, le fotografie nascondono sempre un segreto. Ma il mondo di Teo non è una fotografia, perfetta e immutabile, si consuma, e lo fa molto in fretta, perché Teo adesso ha poche settimane di vita. E così Luca, esperto di jazz, non lo lascia mai solo, e nemmeno Elena, la sua compagna che aspetta un bambino. Poi c'è Arianna che illumina tutto ciò che tocca, la giovane psicologa che lo guiderà in un viaggio a caccia di un uomo misterioso, alla scoperta della verità nascosta in un dattiloscritto emerso da un passato lontano e in una vecchia fotografia in bianco e nero. Un romanzo sulle piccole grandi occasioni che la vita ci riserva, sulle scelte che possiamo compiere quando non c'è più tempo.

Le coccinelle non hanno paura
Stefano Corbetta
editore: Morellini
pagine 256
ISBN 9788862984843
dal 19 gennaio 2017

***

Prima opera dell'autore Stefano Corbetta degna di esser letta e consigliata al mondo intero.
Un romanzo che mi ha emozionata e commossa e che ha lasciato un segno profondo nel mio cuore. 
Posto d'onore tra i libri che vorrò sempre accanto a me.

C'è chi legge per distrarsi, per riempire semplicemente il tempo libero, per dimenticare un dolore che li affligge, per vivere storie indimenticabili... Insomma, le motivazioni sono varie e tutte valide.
Io leggo perché trovo sia l'hobby migliore che potessi coltivare perché dai libri, sia che siano romanzi d'amore da edicola, sia che siano saggi sul tal argomento, c'è sempre qualcosa da imparare.
E Stefano Corbetta, con il suo amico Teo, mi ha insegnato tanto.
Soprattutto che bisogna anche sapersi fidare degli autori.

Mi ricordo ancora quando ebbi la possibilità di avere per le mani i primi capitoli di questo romanzo, e la paura mi frenò. No, niente malattie per favore... ho una paura tremenda. Dissi. Ci provai, ma abbandonai.

Fu così che a distanza di diversi mesi Le coccinelle non hanno paura tornò a bussare alla mia porta in veste ufficiale, con tanto di t-shirt nera su sfondo rosso e io ci riprovai.
Ok, ce la posso fare. Mi dissi. E dopo le prime pagine non ebbi più modo di staccarmi da questa storia.

Di cosa parla?
Beh, è un romanzo drammatico. Ma l'avrete già capito da soli.
Teo è un fotografo con la passione per l'heavy metal, quarantacinquenne, a cui è stato diagnosticato un cancro in fase terminale al cervello.
Silenzio. Vi lascio un attimo per digerire questa cosa.
Ha un migliore amico, Luca, un importante musicologo milanese. E poi c'è la moglie di Luca, Elena, che aspetta un bambino.
Conoscerete anche Arianna, una giovane psicologa di venticinque anni, che per arrotondare lo stipendio lavora come commessa in un negozio d'abbigliamento.
Ci sono anche Grazia ed il Signor Pi che in modo indiretto entrano in collisione con Teo.
Coincidenze, storie che si intrecciano, più storie nella storia.
E pagine che non danno tregua.

Non abbiate paura della penna dell'autore: scorrevolissima.
Stefano Corbetta sa raccontare in modo da catturare fin da subito la vostra attenzione.
Tutto scorre in modo così fluido che anche chi dovesse iniziare a sfogliare solo le prime pagine verrà catturato dal "fiume in piena di parole".
Ancora una pagina e poi chiudo. Devo dormire. 
Macché. 
Voglio stare ancora un po' con Teo.
E ho finito il libro.

Perché i personaggi che popolano queste pagine sono diversi ed ognuno a suo modo peculiare. Non vi parlerò di tutti. Li conoscerete.
Ma Teo... Teo ha un grande insegnamento da lasciare anche se il destino farà il suo corso. Anche se Teo ha paura. 
Le coccinelle, quelle no, loro non hanno paura. Sarà un bambino a spiegarcelo: ”E sai perché non hanno paura? Perché sono belle, bellissime. E sanno di esserlo. Nessuno ucciderebbe una coccinella.” Ma anch'esse sono soggette al loro destino.

E io Teo non l'ho lasciato andare.
Teo è nel bosco.

Stefania

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