Pensieri e riflessioni su "CRUDELE COME IL SOLE" di Christiana V

Autore: Christiana V
Titolo: Crudele come il sole
genere: Romance contemporaneo
Editore: self/pub
Ebook: 1,99

Disponibile anche in cartaceo su Amazon
Uscita: 21 marzo 2016

Trama - Credeva di poter ottenere tutto...

Rampollo di una ricca famiglia milanese e proprietario dell'azienda Prism Light, Jacopo Maria Ferrante è un uomo arrogante e ambizioso. Nella vita non ha mai dovuto conquistare nulla ma ora combatterà per realizzare la sua vendetta.

... ma la sua anima non era in vendita

Quando Clizia Diamare scopre l'esoso debito contratto dal padre non immagina il prezzo del riscatto: per un anno sarà proprietà esclusiva di Jacopo, in ufficio e tra le lenzuola.

Per preservare la gemella Elettra e salvare la pasticceria di famiglia e i suoi dipendenti, Clizia sarà costretta a trasferirsi a Milano alle dipendenze di un uomo che disprezza. Niente, però, può prepararla all'insana passione che la invade e che poco a poco si trasforma in un sentimento pericoloso e complesso. 

La resa spesso è una vittoria.

Un uomo difficile, una donna risoluta, una vendetta da consumare, un contratto da onorare. Perché amore e odio sono due facce della stessa medaglia.


Il pensiero di Amarilli73

Girandosi di scatto, Jacopo la fissò, gli occhi due lame di ghiaccio, le labbra strette in una linea invisibile. "Io ho ogni diritto su di lei, Clizia" cominciò lui a voce bassissima, scandendole parole. "E lo eserciterò sino in fondo, cominciando da stasera."

Ho conosciuto Christiana V leggendo Blood Catcher e ho subito capito di trovarmi di fronte a una personalità a tutto tondo, che rifugge le mode facili e non ha paura di andare dritta per la sua strada. Tra decine di libri con vampiri esangui e adolescenti virginali, lei aveva messo al centro una casalinga quarantenne, con marito e pargoli, frustrata e con problemi molto più concreti che rallegrarsi per avere un succhiasangue gallozzo a fianco.
Insomma, un’autrice che metteva al centro di tutto una donna normale: un’autentica rarità!
Ma anche con questo suo Crudele Christiana spiazza i lettori, perché per quanto lei finga di rifarsi ai soliti stereotipi, in realtà se ne infischia e rivede tutto a modo suo.
Così Clizia non è bella ma particolare, anzi se vogliamo una “brutta” che il povero Jacopo si costringe ad approcciare sessualmente (vorrei essere più esplicita, ma poi le anime pie s’inquietano!) per realizzare un piano di vendetta che solo lui conosce; Clizia è un tipo, con una “nasone” importante, ed è una napoletana verace, che ama esagerare con tutti i cinque sensi, per cui osa profumi forti sulla pelle, si trucca sapientemente (fiera di esaltare la propria femminilità), usa le mani dove e quando servono, mangia che è un piacere e non nasconde il suo godimento per il cibo.
Una donna benedetta che può prendere a scarpate le sfilatine chick-lit sempre in attesa del principe azzurro. Clizia si destreggia, affronta i problemi familiari, protegge chi ama, piglia lo Squalo per la coda e lo “sbatte” per bene (il doppio senso volgarozzo è assolutamente voluto).
Più che una donna Clizia è un mito (suo padre quella volta ha deciso bene il nome).

Lei sapeva come difendersi dalla prepotenza e dalla crudeltà, ma non poteva nulla contro la tenerezza e le premure.

E Jacopo?
Signori, il bastardone sciupafemmine cerca di recitare bene la sua parte: diamogli atto che – come tutti i poveri maschi – è afflitto da questa costante e imprevista pressione alla stoffa dei pantaloni, si atteggia a cattivo, si porta pure l’avvocato al seguito che fa tanto Mr. Grey. Però anche l’eroe più dotato deve cedere il passo alla femmina passionale e rancorosa.
Non fatevi ingannare dall’accenno del solito contratto sesso/denaro nella trama, è solo un tentativo dello Squalo di mostrare i denti (alla fine pure Jacopo finirà addentato a sua volta come una sfogliatella fragrante).
Preparatevi piuttosto a una sceneggiata d’amore e ripicche, lingue velenose e fragilità nascoste, di seduzione e agognati rotolamenti tra le lenzuola.
Quando Cli entra in scena (come Cri la sua madrina) non ce n'è più per nessuno.
Lettura consigliata.

Jacopo si obbligò a respirare dal naso mentre lei gli girava intorno, avviluppandolo con il suo profumo. 
Amarilli73

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