Pensieri e riflessioni su "LA SPOSA IN ROSSO" di Liz Carlyle

Autore: Liz Carlyle
Titolo: La sposa in rosso
Titolo originale: The Bride Wore Scarlet
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Classic n. 1125
Uscita: marzo 2016

Trama - Da anni Anaïs de Rohan sta lavorando per potersi unire alla società segreta di St James, impegnata a proteggere le persone che possiedono un dono paranormale. Ma l’affiliazione le viene negata in quanto donna. Ha solo un modo per dimostrare di esserne all’altezza: accettare una missione al fianco dell’autorevole membro della società Geoffrey Archard, conte di Bessett. Dovrà fingersi sua moglie, strappare una bambina speciale dalle grinfie dello zio e riportarla in Inghilterra. Presto, però, la forzata intimità con Geoffrey diventa per Anaïs una tentazione cui è difficile sottrarsi, e Geoffrey, nonostante la sua dedizione al dovere, non è sicuramente un santo…

Questo è il quarto romanzo della serie dedicata alle vicende della famiglia Rutledge e dei loro amici.
Alla medesima serie appartengono LA BELLEZZA DELLA NOTTE (Beauty Like the Night), UN GENTILUOMO MISTERIOSO (No True Gentleman) e IL DIAVOLO TENTATORE (The Devil You Know), già pubblicati nella collana I Romanzi Classic – nr. 850, 1118 e 862 rispettivamente.
Il romanzo appartiene anche ad altre due serie, cioè la serie MacLachlan e la serie St. James Society, detta anche serie Fraternitas Aureae Crucis.

Il pensiero di Amarilli73


Geoff aspettò nel buio più completo. 
Aspettò finché non sentì più Anais muoversi nella stanza adiacente. 
Aspettò finché non gli fu passato l’irrefrenabile impulso di attraversare lo spogliatoio ed entrare nella sua camera da letto. 
Soltanto a quel punto ebbe la speranza di riuscire, forse, a dormire senza essere turbato da pensieri sull’appassionato e devastante bacio che si erano scambiati.

Una volta tanto un romance che si propone di unire l'amore a un pizzico di esoterismo e di spionaggio. 
Peccato che sia solo il quarto di una serie e che - almeno all'inizio - richieda al lettore parecchie conoscenze pregresse, gettandolo in mezzo a dialoghi con parecchi personaggi  e nomi che si presume essere noti e che invece stordiscono un pochino.
Io ero a digiuna di tutto e confesso che gli scopi della setta segreta Fraternitas Aureae Crucis mi sono comunque sembrati fumosi: in buona sostanza, si propone di raccogliere, salvare ed istruire le persone dotate di un dono speciale. Un dono spesso incompreso e che dovrebbe essere usato per aiutare l'umanità.
Anais si è preparata per bene per essere ammessa, ma - orrore! - è una donna. 
E si sa che in questi club esclusivi le femmine sono considerate ninnoli carini da tenere in mostra, ma certo non da considerare compagne alla pari. Per fortuna c'è subito una missione all'estero che richiede due agenti, un uomo e una donna, e il gioco è fatto.
Lui è un inglese conservatore puzzetta sotto il naso, pure tenebroso, da cui Anais è attratta ma senza troppe preoccupazioni: a lei i tarocchi hanno predetto un grande amore con un principe toscano, e quindi di certo il freddo e pragmatico gentiluomo non può essere certo l'uomo del suo destino.
Però a volte Quello Giusto per Adesso può anche diventare- dopo varie prove ardimentose e seduzioni convinte - Quello Giusto per sempre...
Tra appostamenti, inganni e fughe per salvare una bimba in pericolo, la storia si snoda con una certa vivacità. 
Nel complesso gradevole ma non esaltante.
Amarilli73




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