Pensieri e riflessioni su "LA PARABOLA DELLE STELLE CADENTI" di Chiara Passilongo
Autore: Chiara Passilongo
Titolo: La parabola delle stelle cadenti
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Data di Pubblicazione: Ottobre 2015
ISBN: 8804658304
ISBN-13: 9788804658306
Pagine: 374
Sinossi - 10 agosto 1981: Nora ha appena dato alla luce due gemelli, Francesco e Gloria. La gioia è immensa, dopo anni in cui i figli sembravano non voler arrivare. Achille, il neo padre, sta tornando a casa dopo la notte in ospedale, a bordo della sua Giulietta, euforico. Attraversa il panorama di "case e aziende, case e aziende, case e aziende" che ben conosce: così è tutta la campagna veneta dove vive, popolosa e operosa. Lui stesso, contribuisce da quando con suo padre ha trasformato il forno di famiglia, nel centro di Borgo San Bartolomeo, in una piccola azienda dolciaria: la Forneria Vicentini Srl. Alla ditta di famiglia e ai suoi figli, Achille intende dedicare ogni suo giorno. Lui è un uomo tutto d'un pezzo, un uomo di destra pervaso però da un senso di responsabilità di marca socialista nei confronti di chi lavora per lui: i dipendenti della Vicentini sono parte della famiglia. E' con loro che Achille escogita il modo più bello di festeggiare la nascita dei figli: una nuova merendina, a forma di stella cadente per ricordare la notte in cui sono venuti al mondo, destinata a diventare un dolce di grande successo: la Tortina San Lorenzo. Achille già immagina Francesco e Gloria che crescono mangiando i prodotti genuini sfornati dalla Vicentini, che diventano bimbi paffuti, adolescenti sereni, brillanti studenti pronti a prendere in mano le sorti dell'azienda di famiglia.
Dal 1981 al 2014, le vite di Achille e Nora, di Gloria e Francesco che crescono e di tutta la comunità che li circonda vengono narrate come in un album di fotografie di famiglia. Un flash dopo l'altro, i sorrisi si avvicendano con le disavventure, le speranze con le delusioni, la discordia con gli amori. Nulla, o quasi, sarà come Achille lo aveva previsto. La grande storia e le storie dei protagonisti si intrecciano con la forza autentica della vita vera: per narrare l'ascesa e la caduta di una famiglia, ma anche il cammino misterioso che l’amore e il bene possono compiere per avverare i desideri espressi in una lontana notte d’estate.
L'Autrice - Chiara Passilongo è nata nel 1981 e vive a Verona. Laureata in odontoiatria, lavora come dentista pediatrica. Ha frequentato la scuola di scrittura “Palomar” di Mattia Signorini. I suoi interessi spaziano dalla lettura e la scrittura alla storia, i viaggi, la musica bizantina e balcanica, la psicologia e la ricerca del senso della vita. Questo è il suo primo romanzo.
Il pensiero di Amarilli73
"Sai cosa sono le stelle cadenti? Sono quelle stelle, più luminose di altre, che s'incendiano per attrito, che attraversano il cielo con tutta la loro energia e poi arrivano a spegnersi consumate dalle loro stesse fiamme."
Da un’autrice giovane non ti aspetteresti una storia che parte dal passato recente per esaltare così tanto le radici familiari, la memoria, i piccoli e grandi sviluppi di poche vite su uno sfondo in continuo movimento, ma tutto sommato molto provinciale.
Invece, anziché scegliere la via più facile di trame complicate o scenari esotici, Chiara Passilongo si cala proprio nel profondo di quel nord-est grasso e lavoratore, da molti additato e disprezzato come una terra di gente dedita solo a fare “schei” (dimenticando che sono stati anche questi “schei”, guadagnati con fatica, testardaggine e dedizione totale al dio lavoro, che hanno permesso all'intero sistema-Italia di andare avanti).
In questo senso è esemplare la figura di Achille Vicentini, il piccolo imprenditore che si fonde e si identifica con la sua azienda, con i suoi operai, le sue linee di produzione, le nuove miscele, fino a identificare totalmente l’azienda con la famiglia e la famiglia con l’azienda.
Achille è l’uomo che si è fatto da sé, è il veronese pieno di idee, impetuoso, che ha le intuizioni giuste ma che si muove in modo goffo e spesso ingenuo, troppo accecato dai suoi obiettivi per accorgersi degli altri e per evitare di calpestarli.
Un personaggio che fa tutto in nome e per amore della fabbrica, un marito e un padre pieno di sentimenti affettuosi e di mille debolezze.
Se vogliamo attenerci alla bella metafora del romanzo, Achille è la stella che attraversa il cielo della sua famiglia, dei suoi concittadini, di tutti quelli che gli gravitano intorno.
A questo filone si intrecciano le storie dei due gemelli, Francesco e Gloria, entrambi alla ricerca di un loro posto nel mondo (forse) lontano dall’ombra del padre, e delle persone che verranno amate, che diverranno amiche o che tradiranno i Vicentini.
Perché questo è un romanzo corale, che procede nei decenni, offrendoci uno sguardo approfondito su due generazioni (Achille e la moglie Nora/ Francesco e Gloria) e uno spaccato della storia e della politica italiana che ci siamo appena lasciati alle spalle. E questo è anche un romanzo di date simboliche e di ricorrenze, perché tutto si apre e si chiude durante la notte di S. Lorenzo, durante la notte in cui le stelle appaiono, suscitano sorpresa e meraviglia, e poi inesorabilmente cadono.
Nel complesso un libro che ho sentito vero e vicino, non solo per la vicinanza geografica ma anche anagrafica, e che mi ha dato molto in termini di emozioni e riflessioni.
L’autrice ha una prosa lineare, che non cerca ammiccamenti o facili simpatie. Le scelte dei personaggi sono quelle, e i lettori non possono che leggerle e accettarle.
L'esistenza di Achille e dei suoi figli è legata in modo indissolubile all'espansione, il successo, il tracollo e la rovina economica della forneria.
E infatti confesso che il finale, seppure con tutto il suo retrogusto amaro, mi è sembrato comunque perfetto. Se Achille è la “fabbrica”, non è giusto pensare a lui senza di essa.
Forse la sua non è l’uscita di scena di un eroe, ma gli rende giustizia.
Nessun commento: