Pensieri e riflessioni su "Spietati gentiluomini" di Ginn Hale

Titolo: Spietati gentiluomini
Titolo originale: Wicked Gentlemen
Autore: Ginn Hale
Traduttore: Ida Giannini
ISBN: 978-88-9312-045-6
Lunghezza: 219 pagine
Formato: pdf, epub, mobi
Genere: fantasy



Trama Belimai Sykes è molte cose. È un prodigo, il discendente di antichi diavoli, una creatura di oscure tentazioni e rari poteri. È anche un uomo con un passato brutale e una pericolosa dipendenza.
E Belimai Sykes è l’unico uomo a cui il capitano William Harper può rivolgersi quando deve affrontare una serie di sanguinosi omicidi.
Il signor Sykes, però, non lavora gratuitamente e il prezzo della sua frequentazione costerà al capitano Harper ben più della propria reputazione.
Dai palazzi sontuosi dei nobili, dove la vivisezione e la stregoneria sono celati da una patina dorata, ai quartieri malsani dei Bassinferi, il capitano Harper deve combattere per la giustizia e per la propria vita.
Ha molti nemici e il suo unico alleato è un diavolo che conosce fin troppo bene. Sono questi i pericoli che si incontrano quando si ha a che fare con gli spietati.

Il pensiero di Amarilli73


Certe notti, se mi concentravo, sentivo il sapore delle bugie nell’aria fresca.

A volte leggi libri con trame simili, che si differenziano per qualche lieve modifica, e ti abitui a non provare più stupore nè ad essere spiazzato da una lettura "bella" nel senso più concreto del termine: bella come idee, come prosa, come immagini disegnate sulla carta.
E poi ti imbatti (grazie a chi lo ha cercato e tradotto qui da noi!) in piccoli gioielli che ti fanno ricredere nella fantasia e nell'arte di raccontare ricercando la bellezza.
Il libro di Ginn Hale è questo.
Un testo raffinato e magistrale: con un testo così impari la differenza tra scrivere semplicemente e portare invece il lettore a vedere attraverso le parole, tra invitare a leggere una storia che uno ha in mente e provocare emozioni attraverso i cinque sensi.
Mi è piaciuto tutto, dall'ambientazione cupa, sporca, maleodorante, intrisa di paura, diffidenza e ottusità, ai personaggi malinconici e struggenti, incapaci di illudersi di poter essere felici per sempre e rassegnati a amori effimeri e morti dietro l'angolo.

«Perché sei così felice all’improvviso?» gli chiese. «Mi sono appena reso conto di quanto è bella notte.» Harper attirò Belimai a sé e lo baciò.

Due razze, gli umani e i demoni, in una sorta di Londra vittoriana rivisitata alla luce di un'inquisizione onnipotente, dove gli uomini sono proprio le bestie più crudeli e dove i diavoli sono forse gli unici a ricordare la pietà e il potere dell'amore.
Belimai il demone, l’amato Sariel dei tempi passati, il capitano Harper, sono figure a loro modo dolci e drammatiche, acute e ciniche, tragiche e grandiose.
Con piccole frasi da ritagliare e battute che ti lasciano indecisa se ridere o se provare una morsa fredda di tristezza.
Due racconti incentrati uno su Belimai e uno su Harper che solo apparentemente sono a lieto fine. In realtà lasciano aperta la porta a tane cose: forse speranza, forse altro...
Da leggere.

Era bello. L’avevo dato per scontato quando lo conoscevo. I suoi movimenti languidi e gli occhi accesi mi erano stati così familiari che non mi ero reso conto di quanto lui fosse raro.
Amarilli73

2 commenti:

  1. mentre leggo questa recensione vorrei già avere in mano il kindle per leggermi il libro, cosa che farò senz'altro, sembra proprio il mio!

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    1. Confermo: per me davvero una lettura consigliata.

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