Pensieri e Riflessioni su "Come tu mi vuoi" di Federica Soprani

Come tu mi vuoi
Autore Federica Soprani
Genere Narrativa, Fantascienza e fantasy, Horror 
Editore Delos Digital
Pubblicazione 01/12/2015
Pagine 50
ISBN 9788867759873 

Costanza non crede nell'amore, non crede negli uomini. Troppe delusioni, troppe ferite l'hanno convinta che i suoi desideri non meritano di essere realizzati. Ma per quanto tempo un'anima ardente può consumarsi nella sua stessa luce, senza divampare libera e bruciare ogni cosa?

Sinossi
Una nuova agenzia di appuntamenti è stata aperta in città e calamita l'attenzione e i sogni di tante donne sole e insoddisfatte. Costanza, disincantata e amareggiata dall'amore, si accosta controvoglia a questi mercanti di compagnia e illusioni, con la segreta speranza di poterne smascherare gli inganni. 
Ma basta una visita negli uffici di Kimera perché si ritrovi prigioniera in una ragnatela di sogni inquietanti e tenebrosi, in un caleidoscopio delirante nel quale nulla è ciò che appare. Lei stessa sarà costretta a fronteggiare le sue fantasie più intime e oscure, perdendo se stessa tra le spire di un incubo sensuale e senza uscita.

Il mio pensiero:
Racconto breve la cui trama è intrisa di mitologia, erotismo e mistero.

La storia è senz'altro interessante e coinvolgente; la protagonista è una giovane donna disillusa dall'amore... o forse non più in grado di amare come davvero vorrebbe.
Costanza però ha un'amica, Giorgia, che se non all'amore, quantomeno al sesso, ancora ci crede. Sarà lei a convincerla a presentarsi in una nuova agenzia per appuntamenti, Kimera, la quale le cambierà completamente la vita.
La coincidenza vuole poi che proprio in quel periodo si stiano verificando strani e macabri eventi: delle donne si svegliano dopo essere state indotte in uno strano senso di incoscienza, senza ricordare nulla, ma con una vistosa cicatrice sul ventre, come se fossero state sottoposte ad un taglio cesareo.
Sogni, incubi, visioni... verità o follia... confusione o realtà?

Troppo breve il racconto per potermi affezionare alla protagonista o provare una qualche affinità. Chiaro e lineare e senz'altro accattivante lo stile dell'autrice che riesce fin dalle prime pagine a coinvolgere nella lettura.
Non amo troppo i finali aperti e le storie troppo brevi però... preferisco considerare questo racconto come un buon punto di partenza per un futuro corposo romanzo: un'autrice così apprezzata mi da la certezza che non mi deluderà partendo da qui, per edificare un'altra delle sue storie indimenticabili.
Stefania

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