Pensieri e riflessioni su "Strega" di Remo Guerrini

Remo Guerrini
Strega
TimeCRIME - Collana Nero italiano
Pagg. 320 - € 9.90

Sinossi:
Chi è Battistina? Una strega di appena dodici anni, capace di compiere prodigi e fatture e di convincere i rovi a fiorire, oppure una povera contadina ignorante, che conosce solo le virtù inebrianti delle erbe e delle piante di montagna? A chiederselo sono in tanti, in un remoto angolo dell’Italia del 1587. A inerpicarsi fino all’antichissima e oscura rocca di Triora, nell’entroterra ligure, sarà una spedizione organizzata dalla Repubblica di Genova, composta dal lucido
e crudele Giulio Scribani, Commissario straordinario incaricato di debellare la stirpe delle streghe; da Juan Ferdinando Centurione, storpio e coltissimo, che con la sua logica sfiderà i vicari dell’Inquisizione; e dal giovane Niccolò, segretario e scrivano, che finirà per legarsi alla giovane strega nella vita come nella morte...

Il mio pensiero:
"Strega" è un thriller storico nato dalla penna del famoso giornalista Remo Guerrini ed edito dalla Casa Editrice Time Crime.

Leggere questo romanzo mi ha riportato indietro negli anni, catapultandomi con la mente in quell'aula universitaria, dove in mezzo a tanti ragazzi, mi facevo rapire dalle parole del docente con il quale decisi poi proprio di laurearmi.
Le streghe, le masche, le fattucchiere... chiamatele come volete, ma non potete di certo negare che solo a sentirle nominare la curiosità va alle stelle.

Con questo romanzo ho avuto modo di fantasticare ancora su tutto ciò che è stato argomento di diverse lezioni universitarie. Ho finalmente trovato un romanzo che rispecchia a pieno quanto l'immaginazione degli uomini del 1500 ha costruito per trovare una spiegazione a ciò che non capiva.
Del resto non funziona proprio così? L'uomo è sempre alla ricerca di spiegazioni e quando risulta difficile trovare un chiarimento per una situazione, spesso gravosa, si tende sempre a trovare un capro espiatorio. In questo caso come si poterono giustificare le carestie, i cattivi raccolti, le epidemie, i malanni, l'infertilità, ecc...?
Semplicemente incolpando delle donne, che avevano particolari abilità con le erbe e la natura in genere, di essere la causa dei mali che imperversavano in una determinata zona.

[...] la prova definitiva dei suoi malefici stava proprio nel fatto che pareva di procurare tormento a una donna di paglia, tanto era insensibile... e questa era senz'altro opera del demonio!

La fantasia collettiva ha avuto modo di galoppare a briglie sciolte così a lungo che portò sul rogo ed a subire torture inaudite povere donne.
Si trattò di un circolo vizioso che gettava in continuazione paglia sul fuoco: bastava che per sentito dire una donna fosse accusata di stregoneria e responsabile di una qualche sciagura che venisse immediatamente imprigionata e sottoposta a tremende torture che potevano cessare solamente nel caso in cui una dichiarasse quello che l'inquisitore voleva sentirsi dire. Ed ecco che le poverine, pur di far terminare quei tormenti, arrivavano a confessare qualsiasi immaginaria nefandezza (pure di aver volato in groppa a demoni mezzi uomini e mezzi caproni) ed a fare il nome di altre donne, presunte streghe, sperando così di salvarsi la vita. 

Ora, con il senno di poi, ci si meraviglia di fronte a quanto successo, ma purtroppo, come si dice, l'ignoranza è volontaria sciagura.

Macché. Quando una ti toglie il fuoco di Sant'Antonio, o ti dice il tempo che farà domani, o ti leva il marcio dalle piaghe, come fa a essere cattiva?

Dopo questa premessa vi posso dire che l'autore è stato perfettamente in grado di calarci nell'epoca storica descritta con grande abilità.
Più e più volte mi sembrava di trovarmi assieme a Battistina nascosta nei fienili, di sentirmi graffiare le gambe dai rovi mentre fuggiva dai suoi aguzzini, di attendere con il cuore in gola quando per salvarsi la vita e quella delle altre donne cercherà una drastica soluzione.

[...] anche se era chiaro che la pietra dello scandalo era piuttosto sua sorella, la Battistina dalle gambe troppo lunghe per essere opera del Signore, e dagli occhi di lapislazzuli che sembravano irridere anche le cose più sacre.

Così pure, visto che il romanzo alterna capitoli incentrati sui due personaggi, è stato facile immedesimarmi nei panni di Niccolò mentre viene colto dal dubbio di fronte agli atti del suo tutore, Scribani, e mentre ammira la lealtà e la cultura di Centurione.
Centurione... che personaggio. Questo povero uomo colto ma gravato dall'aspetto fisico, rinnegato dalla sua famiglia, vi stupirà e vi scalderà il cuore dimostrandosi un grande uomo proprio sul finale.
Penso che Centurione sia il personaggio che ho apprezzato di più: una mente sublime fuori dal tempo.

Ottima ricostruzione storica e geografica di Triora, comune in provincia di Imperia. Chiara ed accattivante presentazione dei personaggi. Trama scorrevole e che invoglia la lettura. Finale a sorpresa. Ecco gli ingredienti che fanno di questo romanzo un libro che entra a far parte della libreria che espongo fiera agli amici.
Consigliato.
Stefania


  

2 commenti:

  1. ottimo :) l'ho comprato recentemente :)

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    1. Ottimo acquisto ;) Inoltre ho appena scoperto che l'autore uscirà ad aprile con un suo nuovo romanzo dal titolo "Estate nera" con la Newton.

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