Anteprima 15 marzo: "Morto e spacciato" di Charlaine Harris

Charlaine Harris
Morto e spacciato
Traduzione di Annarita Guarnieri 
Fazi
Collana: Lain 
pp. 350 
euro 7,90

In libreria dal 15 marzo

La saga della Harris ha venduto oltre 5 milioni di copie in tutto il mondo e 100.000 in Italia. Dai suoi romanzi, tradotti in 30 lingue, è stata tratta la serie televisiva cult True Blood, diventata un fenomeno mondiale.

Sookie Stackhouse è ancora una volta nei guai: il suo misterioso bisnonno si è presentato alla sua porta con l’intenzione di conoscerla meglio e far finalmente parte della sua vita. Nella dimensione parallela degli esseri fatati lui è un importante uomo d’affari e ha parecchi nemici che ricorrerebbero a qualsiasi mezzo per farlo fuori. Quando il suo perfido antagonista scopre che il bisnonno ha una parente decide di farla rapire e torturare, con l’obiettivo di colpirlo e costringerlo a chiudere per sempre il portale per il passaggio dal mondo fatato a quello degli umani.Charlaine Harris è nata in Mississippi e vive in Arkansas con suo marito e tre figli. Da oltre vent’anni scrive opere di genere mystery e fantasy. La serie di romanzi dedicata a Sookie Stackhouse ha ottenuto negli USA un immenso successo, scalando con ogni titolo la classifica del «New York Times». Dai romanzi della Harris, tradotti in 30 lingue, è stata tratta la serie televisiva cult True Blood, diventata un fenomeno mondiale. 

«Emozionante e pieno di azione, il quarto libro della serie di bestseller di Charlaine Harris terrà il lettori incollati alla pagina. Impossibile resistere a questa fusione di romance, fantasy e mistero». 
Publishers Weekly

«Charlaine Harris mescola abilmente i generi rosa, horror, poliziesco. I suoi vampiri sono soprattutto outsider, indecisi tra assimilazione e obbedienza alla loro natura selvaggia, tra una vita normalizzata e il richiamo del sangue. L'aver introdotto questa variante al mito è il suo marchio distintivo. I romanzi della Harris non hanno nulla da invidiare a Via col vento Rebecca». 
Ranieri Polese, Corriere della sera

«True Blood un'America di un imprecisato futuro in cui i vampiri possono finalmente essere accettati. Invenzioni di questo genere finalizzate a normalizzare il vampiro dimostrano inequivocabilmente che il vampiro ci piace al punto che vorremmo essere come lui». 
Tommaso Pincio, il manifesto

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