Pensieri e riflessioni su "The help" di Kathryn Stockett

Titolo: The help
Autore: Kathryn Stockett
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
ISBN: 8804617829
ISBN-13: 9788804617822
Pagine: 524

Sinossi: 
È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. 
Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha allevato amorevolmente uno dopo l'altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio. 
Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo. 
Sono gli anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile. Nonostante ciò, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Il profondo Sud degli Stati Uniti fa da cornice a questa opera prima che ruota intorno ai sentimenti, all'amicizia e alla forza che può scaturire dal sostegno reciproco. Kathryn Stockett racconta personaggi a tutto tondo che fanno ridere, pensare e commuovere con la loro intelligenza, il loro coraggio e la loro capacità di uscire dagli schemi alla ricerca di un mondo migliore. 

Il pensiero di Ambra: 
Immagine tratta da http://www.rotaract2070.org
Quest'anno, in occasione della festa della donna, volevo proporvi qualcosa di particolare e farvi un regalo veramente speciale. Ho pensato quindi ad un romanzo che, benché sia stato già pubblicato un po' di tempo fa, potesse richiamare il vero spirito con cui festeggiare questa giornata per noi così importante. 

Quante volte l'8 marzo è stato strumentalizzato e trasformato in qualcosa di completamente diverso dal suo significato originario? Decisamente troppe. 

E' importante ricordare che questa festa è la celebrazione sì della donna, ma soprattutto del suo coraggio, dedizione e tenacia. In questo giorno si ricordano le lotte affrontate dalle donne per ottenere la parità di diritti rispetto agli uomini e vorrei rammentarvi quanto poco tempo è passato perché ottenessimo qualcosa. 

Eh sì perché, se ci pensate bene, in Italia al voto ci sono arrivate le nostre nonne solo nel 1946. Se fate due conti, vi accorgerete che non sono passati poi così tanti anni. E se poi aggiungiamo che in alcuni paesi, come ad esempio l'Arabia Saudita, il voto alle donne non è ancora stato concesso (si parla del 2015 come data possibile), vi farete un'idea di quanta strada dobbiamo ancora percorrere. 

Immagine tratta da
http://voiceofserbia.org/it/content/giornata-delle-donne-e-i-loro-diritti
Per non sembrarvi troppo idealista rispetto al problema, parliamo più concretamente della nostra vita di tutti i giorni. Quante di voi ad un colloquio di lavoro si sono sentite discriminate perché volevano una famiglia o solo perché convivevano? E quante di voi hanno visto colleghi maschi guadagnare di più? E vogliamo poi pensare a come si venda meglio un prodotto se viene affiancato da una bella donna, nel migliore dei casi, muta e seminuda? 

Forse mi sto lasciando prendere la mano, ma quanto ho scritto finora ognuna di noi lo ha vissuto almeno una volta nella vita, o ha una amica alla quale è capitato o ne ha sentito parlare al telegiornale. 
Alla fine il succo del discorso è che, nonostante si stiano facendo sforzi enormi per eliminarle quanto più possibile, ancora oggi le disparità tra uomini e donne sono tantissime, anche nella nostra civilissima Italia. 
Ed eccomi arrivata al perché vi propongo questo romanzo. 

"The help" è ambientato nell'America degli anni '60, quella di Bob Dylan che cantava per i diritti civili insieme a Joan Baez. Ma anche quella del Ku Klux Klan, dello sfruttamento nelle piantagioni di cotone e dell'odio interrazziale. 
La Stockett ha voluto descrivere l'apartheid americana degli anni '60 attraverso il racconto di un gruppo di donne molto diverse tra loro, ma che prenderanno la forza per andare avanti dalla loro amicizia e dal sostegno reciproco. 
Eh sì, perché purtroppo le vicende tristi in questa storia sono tante, quotidiane e, cosa più terribile, ormai considerate quasi routine. Più si procede nella lettura del libro e più ci si chiede come fanno queste donne a sopportare tutto questo: umiliazione, dolore, risentimento, cattiveria, invidia... 

Poso il ferro adagio, e sento quel seme amaro crescere nel petto, quello piantato dopo che è morto Treelore. Sento la faccia in fiamme, la lingua pronta a scattare. Non so cosa dirle: so soltanto che non glielo dico. 

Questa è Aibileen all'inizio della storia. Una donna che ha dato tanto e sopportato anche di più, che ha perso molto nella vita e che tenta di andare avanti da sola, ma ormai inizia a capire che non ce la può più fare a vivere così. 

E' necessario un cambiamento, in tanti lo pensano, ma nessuno ha la forza di reagire. Sarà grazie all'ambizione di Skeeter se Aibileen, Minnie e tutte le altre domestiche troveranno un modo per farsi sentire. 
Non ho usato la parola ambizione a caso, Skeeter è una ragazza di buona famiglia con l'unico difetto di voler utilizzare l'intelligenza che il buon Dio le ha donato. E' per questo che non si è ancora accasata come tutte le altre ragazze della sua età. Nonostante il suo anticonformismo, all'inizio le sarà molto difficile capire fino in fondo Aibileen, in quanto proviene da un universo completamente diverso dal suo. 

"Aibileen, da quanto tempo intendevi chiedermi di prendere questi libri per te?" "Da un pezzo." Si stringe nelle spalle. "Penso di aver avuto paura di dirlo." "Credevi... che avrei detto di no?" "Queste sono le regole dei bianchi. Io non so quali segue lei e quali no." 

Sarà grazie all'ascolto di entrambe e alla pazienza di Aibileen, che Skeeter si accorgerà di non voler più scrivere un libro per dimostrare di saperlo fare, ma per dare voce a chi non può farlo. 
E ci vorrà il coraggio di tutte per non mollare ed andare fino in fondo, sconvolgendo sia la piccola Jackson che tutti gli Stati Uniti d'America. 

Un libro commovente, dolce e amaro, che sa sorprendere, far pensare, ridere, piangere, ma soprattutto insegna a tutte noi che la cosa più importante è il RISPETTO per noi stesse. Qualcosa che ci farà sempre sentire bene, che ci farà sempre affrontare tutto a testa alta e che a volte, in ancora troppi casi, ci si dimentica di avere. 

Per chi volesse approfondire, lascio qui sotto alcune informazioni in più sul libro e su alcune pagine web che definirei a dir poco illuminanti... 

Prima di diventare un caso letterario mondiale nel 2010, "The help" ha avuto una nascita molto travagliata, in un'intervista a The Women on the Web, la Stockett parla di aver dovuto aspettare due anni e 60 rifiuti prima di trovare un editore disposto a pubblicarlo. Da quel momento è seguito un successo mondiale, due ristampe italiane grazie alla Mondadori (2009 e 2012) e un film diretto da Tate Taylor, uscito in Italia a gennaio 2012. 

Per chi volesse approfondire l'argomento sulla festa dell'8 marzo o sul suffragio alle donne, rimando a Wikipedia.

Molto interessante è anche un articolo dedicato al 31° anniversario dal'entrata in vigore della "Convenzione all'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna". 

E per chi fosse interessata al film di Tate Taylor, rimando al trailer ufficiale in italiano

Spero di avervi fatto un regalo gradito, con affetto 
Ambra


4 commenti:

  1. Complimenti Ambra! Mi sembra che tutto quello che hai scritto rispecchi molti dei sentimenti che agitano al giorno d'oggi le donne e le ragazze della nostra generazione: la consapevolezza di valere, e l'altrettanto terribile consapevolezza di non avere ancora raggiunto il giusto rispetto per il nostro valore.
    Un augurio a tutte le donne, quindi: CORAGGIO!!!

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  2. Un libro bellissimo, anche se avrei voluto saperne di più... il finale mi ha lasciato una sensazione dolce/amara.

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    1. Ciao Silvia, volutamente, nelle mie recensioni, non do mai troppi dettagli sulla trama. Questo perché non voglio creare spoiler e mi piace incuriosire il lettore. Al di là di questo, è un libro che merita veramente di essere letto. Fallo senza timore, resterai contenta del finale!!

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  3. Ciao Amarilli, concordo con tutto quello che hai scritto.
    La situazione, considerando che ormai siamo nel 2013, è veramente avvilente. Tante volte non ci offendiamo neanche più per la sufficienza con cui viene trattata la donna e la consideriamo ormai pura normalità, tanto che non ce ne accorgiamo neanche. Questo è un errore gravissimo, che spero in futuro venga considerato non più tollerabile. L'importante, però, è continuare ad avere fiducia e, come dici tu, avere tanto coraggio! Un abbraccio

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