Pensieri su "OSCURI TALENTI" di J.M. Miro (The Talents Trilogy #1)



1882. Londra è una città grande come il mondo, dove è facile perdersi, soprattutto se l’unico posto che finora hai chiamato casa è un paesino nel delta del Mississippi o un circo itinerante del Midwest. Charlie e Marlowe sono approdati nel Vecchio Mondo, sotto cieli carichi di nebbia e fuliggine, fino al 23 di Nickel Street West, per andare incontro a una nuova vita in un luogo dove sentirsi finalmente al sicuro, dove i loro talenti non saranno solo fonte di diffidenza, equivoci, dolore e solitudine. Ma ad attenderli c’è un terribile morvide, un non-morto, assetato di sangue, pronto a tutto per servire il suo oscuro signore. Per fortuna ci sono anche gli angeli custodi: Mrs Harrogate con la veletta sempre abbassata a coprire una voglia purpurea e la forza austera, Mr Coulton che nasconde la gentilezza sotto una dura buccia, e Alice Quicke, investigatrice privata decisa a cambiar vita. E via di nuovo, in viaggio alla volta della Scozia, verso una scuola unica nel suo genere, per sfuggire a una figura di tenebre e fumo che non si arrenderà fino a quando Charlie e Marlowe non saranno suoi. 
Tra meraviglie e tradimenti, passato e futuro, slanci di vita e rischi incalcolati, un manipolo di amici cercano di far luce dove tutto è tenebra, per scoprire la verità sui loro doni e sulla natura di ciò che li sta perseguitando, per arrivare a capire che a volte le gioie più grandi ci arrivano per mano dei mostri peggiori.

J.M. Miro
OSCURI TALENTI
Titolo originario: Ordinary Monsters ‎ 
656 pagine
Editore: Bompiani
Uscita: 19 ottobre 2022



Non siamo forse tutto quello che riusciamo a immaginare, Jacob? 
era la risposta, tenue, morbida, carezzevole.


Concludo novembre con la giusta lettura dark, anzi... oscura.

Mi sono sentita attirata da questo romanzo sin da quando avevo leggiucchiato qualche recensione straniera in estate e per me è stata una grande sorpresa trovarmelo tradotto dopo così poco.
Peraltro l'edizione è davvero pregevole, rigida, nera, con questo uccello (in realtà, se leggerete, saprete che si tratta di un ornitosso!) su sfondo dorato.
E devo dire che, fin dalla prima pagina, ci sono cascata dentro di peso, presto trascinata via dalla corrente narrativa.

Rilevo subito le cose ovvie: Oscuri Talenti s'inserisce nel filone dei college gotici, delle scuole per fanciulli magici, degli X-Men da raccogliere e proteggere contro chi li minaccia a causa del loro potere (bramato) e della loro diversità (temuta e respinta).
E, come tutte le scuole che si rispetti, anche all'istituto Cairndale c'è un mentore - il dottor Berghast - che si è fatto carico di salvarli, o almeno questa è la missione ufficiale. 
Da generazioni, i Talenti vengono cercati in ogni angolo del mondo e portati al sicuro a , la dimora costruita ai confini del Velo, dove radici immerse nella terra e cunicoli separano (non sempre) vivi e morti, dove creature di tenebra lottano per entrare e altre cercano di esplorare ciò che sta al di là della nebbia mortale.
Da generazioni, i Talenti vengono emarginati e uccisi, oppure si spengono, consumando il loro potere, oppure lo perdono, oppure vengono sacrificati per il potere altrui, oppure, ancora vengono contaminati dalla tenebra.

E questo romanzo è in realtà più racconti in uno: Charlie, Marlowe, Oskar, Komako, Ribs, ma anche Alice Quicke o Mrs. Harrogate, hanno tutti una loro storia, una loro esistenza prima e dopo; tutti portano il loro piccolo contributo, nel bene e nel male, alla ragione d'essere dei Talenti, ovvero riportare, se non proprio mantenere, l'equilibrio tra bene e male, tra forze antagoniste che si scontrano.

Lo stile è ricco, denso, descrittivo come piace a me; che si tratti di scene di azione oppure di squarci di vita del circo, oppure di vita da scolari, di viaggi in treno, in nave o di misere esistenze in una Londra vittoriana, sporca di fuliggine e crudele, oppure di una Tokyo povera e infestata, si girano le pagine sperando che i buoni ce la facciano, quasi volendo tenerli per mano.

Sapevo che era solo il primo volume, eppure sono rimasta con un senso di sospensione al termine...
Lettura molto bella e appagante.


Non sapeva granché delle vecchie storie, storie sui morti che non erano morti e, ancora in vita, avevano varcato la soglia delle sale grigie; esercitavano talenti oscuri e avevano un aspetto mostruoso, una forza formidabile; erano creature in grado di attraversare porte e pareti e perfino la carne umana; creature di sogno, come i sogni invisibili alla luce del giorno.

Amarilli



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