Pensieri su "La sirena e Mrs Hancock" di Imogen Hermes Gowar



È il settembre del 1785 quando Jonah Hancock, mercante inglese figlio di mercanti inglesi, quarantacinque anni, cranio spelacchiato e vestiti di lana pettinata, riceve in dono una sirena. Certo, non è proprio un regalo e nemmeno una sirena nel senso più romantico del termine: è più che altro un corpo mummificato di essere marino che gli è costato una nave. Ma a rassicurare Mr Hancock del valore dell'investimento c'è il lungimirante capitano Jones, responsabile della compravendita. E a trasformare quella creatura in una fonte di lucro ci pensa Mrs Chappell, l'avveduta tenutaria di un bordello di lusso: che abbia gambe o squame, una ragazza indifesa nuova in città a lei non può sfuggire. Per la madama non è difficile convincere il mite Mr Hancock ad affittarle la sirena come arredo per incuriosire i clienti della sua casa di piacere. Ed è proprio in quel luogo di libidinosa perdizione che Jonah Hancock si perde, non tra le vie del peccato, bensì negli occhi di Angelica Neal. Il suo corpo è senza segreti per chi ha avuto l'onore di essere suo cliente – o per chi ne ha ammirato il ritratto esposto all'Accademia -, ma il suo cuore non è altrettanto prodigo. Spietata e impertinente, Angelica promette a Mr Hancock che cederà alle sue avance solo in cambio di un nuovo esemplare, suadente e fatale, di sirena. Ma i desideri hanno spesso conseguenze impreviste. Per esempio, possono essere esauditi. Dal centro di un'affascinante Londra georgiana, passando per moli nebbiosi, oscuri quartieri popolari e bordelli sfavillanti, fino ai mari perigliosi che nascondono creature magiche e misteri evanescenti: in questo viaggio senza precedenti Angelica e Mr Hancock vivranno un'avventura straordinaria alla scoperta dei segreti sepolti negli abissi del cuore.

La sirena e Mrs Hancock
Autrice: Imogen Hermes Gowar
Pagine 472
Editore: Einaudi
Uscita: 19 febbraio 2019




E poi certo non si può lasciare incustodita una donna marina. 
Svanirà per sempre nella capriola di un’onda 
come se non avessero mai significato nulla per lei. 
Perché le sirene sono le più snaturate delle creature, e i loro cuori sono vuoti d’amore.


Questa lettura, che si preannunciava come una sorta di fantasy storico, con tocchi gotici, si è invece rivelata oltremodo pesante.

Siamo nel 1785, in una Londra cupa, sporca e maleodorante, abitata da persone che si collocano in uno spettro che va dai sempliciotti, che si fanno fregare, ai più sordidi, che trascorrono l'esistenza a blandire il prossimo. 
E si procede attraverso due filoni principali: da un lato, Jonah Hancock, mercante di mezza età, vedovo e schivo, bruttino e trasandato, che si ritrova senza una nave e con una sirena-mostro da esibire; dall'altro, Angelica, ex-prostituta di bordello che si è messa in proprio, alla ricerca di un protettore ricco e contesa da chi la vorrebbe riportare sotto le grinfie della precedente mezzana.

Purtroppo, però, la trama appare senza capo né coda, con tante scene messe a caso, senza un vero motivo, e personaggi - appunto - mesti e deprimenti, di cui non si ricorda nulla perché privi di interesse.
Ma il peggio è il tono narrativo, di una noia suprema. 
Lento, lento, senza mai decollare.

Resta la cover con conchiglia, molto bella, il vero motivo che mi ha indotto a leggere 📖 questo libro.

PS. Si resta perplessi di fronte alle cinque pagine di ringraziamenti finali del libro, dove pare che il mondo intero abbia offerto il proprio contributo alla sua gestazione e decine di persone abbiano letto il manoscritto nel frattempo… forse senza il coraggio di proferire qualche suggerimento sincero.


Amarilli

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