Pensieri su "Hexmaker" di Jordan L. Hawk
Un poliziotto austero e conservatore. Un ladro allegro e spensierato. Un milionario ucciso.
Il mutaforma volpe Malachi ruba per uno dei più grossi gruppi criminali della città di New York. Ma quando assiste all’omicidio di un milionario, l’unica persona che può tenerlo al sicuro è il dottor Owen Yates, incantatore forense della Polizia Magica Metropolitana… nonché lo stregone di Malachi.
Owen inorridisce nello scoprire che il suo famiglio è un rozzo ladro. E, ancora peggio, Malachi minaccia di scatenare i desideri più profondi del mago… desideri che Owen non può soddisfare, essendo destinato a un matrimonio combinato per solidificare la ricchezza della famiglia Yates.
Così stipulano un patto: Malachi sarà l’amante e il partner di Owen fino al giorno del matrimonio. Ma mentre la caccia all’assassino li porta dai bassifondi affollati fino alle ville della Fifth Avenue, Owen comincia a rendersi conto che Malachi comanda il suo cuore proprio come il suo corpo.
Con le forze oscure che si stringono intorno a loro, Owen deve decidere se piegarsi al dovere, o rischiare tutto per l’uomo che ama.
Titolo: Hexmaker – Il creaincantesimi
Titolo originale: Hexmaker
Serie: Hexworld #2
Autrice: Jordan L. Hawk
Traduttrice: Mariangela Noto
Genere: Paranormal romance, urban fantasy, mystery
Lunghezza: 248 pagine
Data di uscita: 10/10/2022
Dopo un inizio serie che mi aveva riempito di entusiasmo, ho trovato questo seguito inferiore al primo.
Il contesto fantasy non è ampliato granché rispetto a quanto già sapevamo, tranne pochi particolari, tanto che il plot risulta lievemente ripetitivo.
La storia tra Cicero e Tom era più originale, mentre qui la relazione protagonista sfocia in un contesto dom/sottomesso che ho trovato forzato e fuori contesto, oltre che occupare con le scene di sesso sostanzialmente il 40% del libro.
Non che non ci potessero essere scene spicy, ma leggo questa serie per gli elementi fantasy e storici, quindi ammetto che non vedevo l’ora di terminare la scena di sesso e arrivare a riprendere il filo dell’avventura… ma ripartiva un’altra scena di sesso...
In tutto ciò, sono sostanzialmente perplessa per come viene gestita la causa dei famigli “nemici”.
Vero, sono di fatto terroristi, ma sappiamo tutti come, a seconda di chi controlla la narrazione storica, se sei all’opposizione sei giudicato un terrorista e sei ti capita di vincere vieni ricordato come combattente per la libertà.
Nella società descritta da Hawk le istanze dei nemici sembrerebbero avere, a prescindere dalla violenza dei mezzi usati, una certa legittimità. Pertanto mi pare un po’ una scelta di comodo descriverle un po’ e poi subito liquidarle in modo sbrigativo sul finale, pur di far trionfare la coppia e l’Amore.
Nessuno dei protagonisti si prende un minuto per considerare la sorte dei perdenti e capire se si potessero individuare delle attenuanti.
Eppure, già il fatto che fossero poveracci, senza cultura, maltrattati e manipolabili, avrebbe dovuto condurre gli “eroi” a interrogarsi. Invece no, corriamo di nuovo a letto, che è la cosa più importante al mondo.
L’intera costruzione narrativa, che pure poteva suscitare più di un interesse, perde valore, divenendo piuttosto frivola.
Dalle cinque stelle a questo. Spero che sia stato un caso isolato tra i vari episodi della serie.
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