Pensieri su “La signora e la spada” di Madeline Hunter



Lady Anna aborrisce il matrimonio, odia le faccende femminili e non prova alcun interesse per gli uomini, eppure il misterioso cavaliere giunto al suo castello è riuscito a destare in lei sensazioni inaspettate. 
Questi è il nobile Morvan, a sua volta attratto da quella strana donna vista per la prima volta mentre indossava un’armatura e con un drappello di armigeri ai suoi ordini: non proprio l’ideale di castellana da lui prediletto. Ma dopotutto lei è Anna de Leon, la donna venerata dalla sua gente come una santa per il coraggio che mette nel proteggerli e per l’intenzione di ritirarsi in un convento appena i suoi doveri di signora del feudo glielo consentiranno. 
Il bel Morvan ha però ben altri progetti e lei dovrà fare molta attenzione a difendersi tanto dai suoi nemici quanto dalle lusinghe del nuovo, affascinante alleato…

Titolo: La signora e la spada
Autrice: Madeline Hunter 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 90
Uscita: giugno 2022

La serie MEDIEVAL:
1) TU MI APPARTIENI (By Possession)
2) ERA SCRITTO NEL DESTINO (By Design)
3) UN ANGELO PROIBITO (Stealing Heaven)
4) LA PUPILLA DEL RE (By Arrangement)
5) LA SIGNORA E LA SPADA (The Protector) 
6) MILLE NOTTI DI PASSIONE (Lord of a Thousand Nights)




I sei romanzi di questa serie hanno in comune unicamente l'ambientazione medievale (per la precisione la metà del 1300, con al centro la lotta Francia-Inghilterra), ma per il resto sono tutti autonomi e leggibili in modo separato.
Lo preciso proprio perché, avendo poco apprezzato gli altri volumi che mi era capitato di leggere, devo fare invece una netta distinzione per questo: "The Protector" è un romanzo corposo ma solido, vibrante e con personaggi incisivi.

Lady Anna de Leon è una giovane castellana bretone; non si è mai sposata, anzi era già novizia in convento, ma i decessi dei parenti maschi e il pericolo di lasciare la rocca e la gente dei villaggi intorno alla mercé di altri vassalli francesi, invasori inglesi o predoni in genere, l'ha convinta a tornare e a prendere il comando.
Con l'unica assistenza di un prete e di un manipolo di guardie leali, Anna cavalca e combatte in armatura, dopo aver negato ogni dettaglio femminile che la può rendere vulnerabile e non accettata da alleati e nemici. Il suo caschetto da suora è rimasto tale sotto l'elmo, la sua generosità è stata temperata dalla freddezza di negoziare patti e successioni per il bene di chi si è affidato a lei in un mondo di guerra, stupri e saccheggi continui.

Ed è così che la incontra Morvan, al servizio del re d'Inghilterra, in fuga dal campo della battaglia e dal contagio della Peste Nera che si è aggiunta allo sfacelo dei territori.
Morvan è da principio sospettoso e critico per l'approccio della nobildonna, cerca di offrirsi come protettore, ma lo fa a suo modo, tentando di relegarla a una condizione di secondo piano. Lui è il cavaliere, lui comanda i soldati, lui difenderà il castello.
E invece Anna non ci sta. 

Ho amato questa ragazza indomita, conscia di dover lottare il doppio degli altri, conscia che appena cederà un passo, la ricacceranno in convento o in cucina o a partorire figli senza possibilità di esprimere la propria opinione.
Semmai è Morvan che deve pian piano convincersi a rivedere i propri pregiudizi e ad adattarsi: ad esempio, proibendole di combattere in pubblico (per non perdere consensi), ma lasciandole le armi a disposizioni e aiutandola ad allenarsi, perché lei possa farcela da sola.

Una storia d'amore intensa, consigliata a chi predilige le eroine che vanno avanti per la loro strada, per quanto in modo coerente con i limiti della loro epoca.

Amarilli

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