Review Tour per "Guerra" di Laura Thalassa (I Cavalieri dell'Apocalisse #2)

 


Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.

Il giorno della caduta di Gerusalemme, Miriam Elmahdy capisce che la sua vita è ormai finita. Le case sono in fiamme, le strade si sono trasformate in fiumi di sangue e un esercito di traditori massacra ogni singolo abitante della città. Non c’è possibilità di salvezza, soprattutto non dopo che Miriam attira l’attenzione dell’artefice di tutta quella distruzione: Guerra, il secondo Cavaliere. Tuttavia, quando il gigantesco e terrificante condottiero riesce a catturarla, invece di ucciderla inizia a chiamarla “moglie” e la porta con sé al suo accampamento.
Miriam si trova così ad affrontare un futuro che mai avrebbe immaginato: il mondo brucia davanti ai suoi occhi, città dopo città, e il responsabile di tutto ciò è il suo apparentemente indistruttibile “marito”, il quale, nei suoi confronti, si dimostra tuttavia tenero e gentile, nonché deciso a fare di tutto per conquistarla.
Miriam non è sicura di riuscire a resistergli, ma se c’è una cosa che ha imparato è che amore e guerra non possono coesistere e lei deve scegliere se arrendersi e assistere alla fine dell’umanità, oppure se sacrificare tutto, sentimenti compresi, pur di fermare il Cavaliere.

Titolo: Guerra
Autore: Laura Thalassa
Serie: I Cavalieri dell'Apocalisse #2
Genere: Urban Fantasy/ Paranormal romance
Data di uscita: 09 giugno 2022
Traduzione: Claudia Milani
Editing: Done&Tail
Cover: Angelice Graphics
Editore: Hope Edizioni*
 * ringrazio la CE per la copia fornita




Ogni uomo, donna o bambino sulla terra è capace di redenzione.
E se la cercano, che diritto ho io di abbatterli 
prima che venga anche per loro il giorno del giudizio?


Dopo Pestilenza, ho deciso di dare un'ulteriore possibilità a questa serie con un secondo Cavaliere dell'Apocalisse.

Senza dubbio il secondo volume si è rivelato più strutturato e sostanzioso del primo, forse perché a grandi linee conoscevamo già il contesto precedente (la venuta dei 4 Cavalieri a decretare la fine del mondo, tra terremoti e catastrofi varie, e poi la loro scomparsa, solo per consentire un ritorno singolo a ciascuno).
Mi è piaciuta di più anche l'ambientazione, in questa Gerusalemme, crogiuolo di razze e religioni, ormai ridotta a un cumulo di macerie, mentre Guerra e il suo esercito di assassini ricoprono di sangue la terra brulla e malinconica della Nuova Palestina.

Miriam Elmahdy ha perso il resto della sua famiglia ed è rimasta a sopravvivere da sola, con arco e frecce, ma anche con lame e pugnali, cercando di aiutare gli indifesi come può.
Ma la sua fuga s'incrocia con la marcia del Cavaliere: Guerra la considera sua compagna prescelta e la costringe a seguirlo, ora nell'accampamento ora nel suo tour di punizione e sconforto, tra vivi e morti.

In questo volume ho apprezzato molto il personaggio di Guerra, che resta oscuro e negativo per almeno tre quarti di storia, e che ci mette tempo per ricredersi sulle proprie intenzioni, arrivando fino quasi a sacrificarsi per difendere i nuovi valori e affetti appena scoperti. 
Un Cavaliere tormentato che soffre nel perseguire la sua missione e non ci rinuncia a cuor leggero.

Di contro, ho trovato deludente Miriam, che parte bene, un'eroina tosta, determinata e pronta a sfidare la morte, per poi cominciare a mugolare vicino a Guerra dopo appena due giorni in accampamento. Mi ha sconcertato il suo approccio fatalista: è tutto un "oh, no, li sta per uccidere", assiste a esecuzioni e brutalità, ma subito dopo si scioglie perché lui è tanto gentile e premuroso.
Dal suo lato, è sembrata una relazione lievemente tossica, dove s'infatua del villain e comincia a giustificarlo perché tanto sono gli altri a morire. Insomma, personalmente l'avrei bocciata all'esame di aspiranti "prescelte".

Da ultimo, vorrei però evidenziare i contenuti violenti di questo romanzo.
Sono solita leggere dark e anche epic molto sanguinari, però più di una scena mi ha messo a disagio, al di là della mia soglia di tolleranza. 
Per quanto mi riguarda, pur avendo trovato molti aspetti positivi, credo che lo stile della Thalassa non sia proprio nelle mie corde.

Amarilli

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