Pensieri su “La maledizione del deserto” di Michela Piazza e Pamela Boiocchi



Il grande sogno di Isadora Honeyfield è quello di lasciare un segno nella storia dell’archeologia, anche se nessuno dei suoi colleghi uomini sembra prenderla sul serio. Stanca di essere trattata con sufficienza, Isadora decide di cercare in Egitto una tomba sconosciuta con l’intento di provare il suo valore. 
Ma una violenta tempesta di sabbia la separa dalle sue guide e solo il fortunoso incontro con un uomo dagli occhi impari la salverà. Questo affascinante gentiluomo è Caleb Cox, un avventuriero o forse un pericoloso predone. Lui si offre di aiutarla a realizzare la sua scoperta, ma lei potrà davvero fidarsi di un uomo tanto misterioso quanto magnetico?

“La maledizione del deserto” 
di Michela Piazza e Pamela Boiocchi 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi - Passione 213
Uscita: giugno 2022



Complice il caldo, mi sono sentita subito in sintonia con le atmosfere desertiche del nuovo romanzo dell'italianissima coppia di autrici conosciute anche come le Peperoncine.
In effetti, manco a farlo apposta, il romanzo inizia con il botto, ovvero con una vera tempesta di sabbia che minaccia di sommergere la giovane Isadora Honeyfield prima ancora che riesca a coronare il sogno di scoprire e descrivere una tomba egizia tutta sua.

Arrivata in Egitto al seguito dello zio, si è stancata di doversi confrontare con maschi che non la ritengono una studiosa al loro livello, incapace di affrontare la dura vita dell'accampamento e di sfidare sporcizia, scorpioni, predoni e inganni dei tombaroli.
Per cui, non appena sfida il destino e decide di tentare l'avventura in solitaria, la tempesta che la travolge sulla strada sembra quasi una sorta di punizione per avere osato tanto.

Tuttavia, se la fortuna arride agli audaci, c'è spazio anche per le fanciulle indomite.
La salvezza di Isadora è rappresentata dall'apparizione di un misterioso berbero, con due occhi di colore diverso e di poche parole, che non esiterà a portarla con lui e a condividere la ricerca di un sito dimenticato da tutti, più o meno volontariamente, perché gravato da una maledizione.

Un romanzo scorrevole e rilassante, la cui unica pecca è a mio parere la brevità.
Durante lo sviluppo della storia, c'erano così tanti spunti che avrei voluto davvero soffermarmi di più su Isadora e Caleb, conoscerli meglio e accompagnarli in qualche altra scena.
Se lei è risoluta e anche un po' ingenua, in una società che le è fondamentale ostile e che la vorrebbe relegata a una discreta e anonima vita da sposa, Caleb è un avventuriero sospeso tra due mondi, guascone ma anche protettivo, di cui non ci si riesce a fidare sino in fondo.

Avete presente quando lasciate due personaggi che avrebbero ancora molto da dire?
La butto lì: potrebbe essere il primo volume di una serie di avventure per l'egittologo e la sua odalisca.

Amarilli




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