Pensieri su “Ti voglio così” di Tessa Bailey



Quando il ristorante della defunta madre va a fuoco, la cuoca Rita Clarkson decide di partire per New York, insieme ai suoi fratelli, per iniziare una nuova vita. Ma nel mezzo della loro avventura on the road, l’auto su cui viaggiano si ferma per un guasto in una cittadina del New Mexico. Il primo a soccorrerli in sella alla sua motocicletta è Jasper Ellis. Muscoloso e irresistibile, Jasper ha fama di donnaiolo, ma adesso ha deciso di mettere la testa a posto con un progetto ambizioso: aprire un ristorante accanto al suo bar. E quella ragazza pare sia proprio una cuoca, la più sexy che lui abbia mai visto. In attesa della riparazione dell’auto, la loro attrazione cresce e l’atmosfera diventa bollente. Ma Jasper ha poco tempo per dimostrarle che lei non sarà solo l’ennesima avventura di una notte…

Titolo: Ti voglio così
Autrice: Tessa Bailey
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Extra Passion 138
Ambientazione: America, Stati Uniti, oggi
Uscita: maggio 2022

La serie ‘Romancing the Clarksons’:
1) Ti voglio così;
2) Too Wild to Tame, di prossima pubblicazione.



Jasper Ellis era una bistecca da mezzo chilo con contorno di purè all’aglio.


Purè all'aglio? Sì, avete letto bene.
Ecco, come spegnere sul nascere qualunque fiamma passionale... Tecnicamente, come dovrebbe contribuire?
Questo è uno dei motivi che hanno fatto scendere bruscamente il mio indice di gradimento per questa lettura. 
Purtroppo, la descrizione è fatta proprio all'inizio, all'apparire del sexy man maschile, per cui procedendo avevo quest'immagine di loro due che si eccitavano con la reciproca alitosi :)

Per il resto, mi è parsa una vera americanata anche nella storia.
Quattro fratelli montano in macchina e partono, letteralmente, mollando il lavoro e tutto per inseguire il sogno della madre (vabbè, neppure lei un fulgido esempio di equilibrio: ha visto il suo futuro "luminoso" gettandosi nelle acque gelide dell'oceano Atlantico a Capodanno e lo raccomanda ai figli per individuare il proprio destino... in effetti, uno si chiede cos'avesse assunto al party, mentre i Clarkson non se lo fanno ripetere due volte).

Quando sono tornata su quella spiaggia di Coney Island, fradicia ed euforica, ho visto il mio futuro. Non proprio chiaramente, ma ne ho avuto un’idea. Ho visto in che direzione stavo andando. Come potevo arrivarci S.p.A e chi sarebbe stato al mio fianco. La mia vita quel giorno è cambiata. Se devo esprimere un desiderio, lo farò per i miei quattro figli, Belmont, Rita, Aaron e Peggy: vorrei che anche loro si tuffasse-ro in quello stesso oceano, da quella stessa spiaggia, il giorno di capodanno. Insieme. Sapendo che io sarò proprio lì con loro.


Lungo il tragitto, in mezzo al nulla, la loro auto si rompe, ma (il deus ex-machina formato United States) passa un motociclista arruffato e tatuato e offre un passaggio a una sorella. 
Dopo 24 ore i due sono criceti appiccicati e dopo 36 lei ha deciso che lui è l'uomo della sua vita e vivrà per sempre nel paesetto di cui ignorava pure il nome.

Insomma, credibile solo se si accetta il fatto che si tratta di quattro spiantati, senza casa, senza un lavoro stabile, senza necessità di copertura assicurativa, senza figli, senza cani/gatti, senza uno straccio di responsabilità sulle spalle.
Eroi da romanzo? Anche no. I Clarkson non mi hanno convinta: meglio perderli che trovarli.

Amarilli

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