Pensieri su "Kintsugi - L’oro è negli occhi di chi guarda" di Sonia Morganti



Yu cela le sue fragilità in un guscio di apparente perfezione. Hayato la corteggia da tanto e non sembra intenzionato a demordere. Finché un uovo sodo, i ciliegi in fiore e un dispenser a forma di Gundam, non spingono la situazione a evolversi

Yu Tamaori è una programmatrice di successo, eppure si sente simile a un uovo, perché nasconde le proprie fragilità in un guscio compatto di perfezione apparente. Affronta la vita come una stringa di codice, finché un imprevisto non genera un piccolo errore che devierà l’esito dei suoi calcoli. D’altronde può capitare di essere corteggiate da un collega. Meno frequente è che lui sia persino vicino di casa. Se poi è anche un ingegnere scombinato, sorridente e non troppo devoto alle regole aziendali, diventa davvero troppo per Yu. Ma lui, Hayato, non ha paura di essere l’errore nel programma, la crepa nel guscio e il vento che cambia proprio un attimo prima che i ciliegi fioriscano.

L'autrice - Sonia Morganti è nata in provincia di Latina nel 1978, all’ombra del Circeo, tra mare e bosco, e per l’impietosa legge del contrappasso ora abita a Roma con vista sul Raccordo Anulare.
Ha pubblicato romanzi storici ambientati nel mondo antico, nel Medioevo e nel Risorgimento, sia con case editrici che come autrice indipendente, ma anche una distopia e un romance contemporaneo sotto pseudonimo. Ama mettersi alla prova e imparare: in fondo è rimasta la scout che era, con lo zaino sempre pronto per nuove avventure.

Kintsugi - L’oro è negli occhi di chi guarda
Autrice: Sonia Morganti
Genere : racconto
Delos Digital *
* ringrazio l'autrice per la copia fornita
Pagine 29
Uscita: 17 maggio 2022
Link https://www.amazon.it/Kintsugi-Loro-negli-occhi-guarda-ebook/dp/B0B1BN9G8Z/





Yu era poco più di un uovo crudo in una confezione di plastica, impilata a imballaggi tutti uguali, su un tir lanciato veloce in autostrada. Ogni sobbalzo faceva tremare il suo tuorlo nascosto, la vita restava imprevedibile ed era solo l’armatura di abitudini e piccole certezze a farla sentire resistente e inattaccabile come un uovo sodo.


Torno con gioia a consigliare un racconto di Sonia Morganti, perché è un altro gioiellino uscito dalla penna di quest'autrice.

L'altra volta mi ero ritrovata nella Sicilia assolata di Costanza di Svevia, qui è il Giappone a irrompere dalle pagine, il Giappone moderno in cui le relazioni divengono contatti asettici, inscatolati in rigidissimi ritmi vitali, dove l'esistenza per un giovane non è che lavoro, monolocale, pasti sempre uguali e straordinari, in una frenesia dove non c'è spazio per affetti, debolezze o soste che potrebbero far inceppare il ritmo continuo, ormai più meccanico che umano.

In effetti, Yu, la protagonista, ha iniziato a pensare se stessa come a un uovo sodo; ambisce alla perfezione liscia e compatta del guscio, all'essere piccola, quasi invisibile agli occhi degli altri, e dentro a quell'identità si sente protetta e confortata.
Il suo obiettivo diviene dunque quello di evitare ogni evento che possa provocare incrinature nel guscio, o peggio; persino le emozioni potrebbero provocare crepe non più risanabili.

Finché non ci pensa un collega/vicino di casa a portare disordine nel suo ordine vitale, semplicemente intervenendo su qualche leva (un cambio di cibo, un cambio d'orario, l'offerta di un'amicizia al posto della solitudine).

Un racconto breve che però rende benissimo un microcosmo quasi soffocante, un'esistenza tesa verso l'infelicità che, all'improvviso, devia verso qualcosa di diverso e imprevedibile, forse in direzione di una nuova speranza.
Spesso basta davvero poco per sovvertire un ordine in cui siamo prigionieri: un contatto, una parola, un aiuto. Uno stile delicatissimo, impalpabile, che rivela molto per immagini, suggerendoci la potenza di sentimenti sinora trattenuti.
E con un messaggio così vero: "Dobbiamo fiorire piano, come i ciliegi…"

Amarilli

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