Pensieri su "SANGUE E CENERE" di Jennifer L. Armentrout (Blood and Ash #1)

 

UNA FANCIULLA...

Scelta dalla nascita per dare vita a una nuova era, Poppy non è mai stata padrona della propria vita. La sua è un’esistenza solitaria, in cui tutto le è proibito: nessuno può guardarla, né toccarla o rivolgerle la parola. Non è nemmeno libera di usare il proprio dono… Può solo aspettare il giorno della sua Ascensione, chiedendosi che cosa accadrà, mentre preferirebbe di gran lunga stare con le guardie, a combattere il male che ha distrutto la sua famiglia. Ma lei, la Vergine, non ha mai potuto decidere per se stessa.

UN DOVERE…

Il futuro del regno è sulle sue spalle, anche se lei quel fardello non lo ha mai voluto. Perché anche la Vergine ha un cuore, un’anima, dei desideri. E quando nella sua vita entra Hawke, la guardia incaricata di proteggerla e sorvegliarla, il destino e il dovere si intrecciano inesorabilmente con il desiderio. Quel giovane dagli occhi dorati alimenta la sua rabbia, la spinge a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto, la sfida a provare sensazioni nuove e inesplorate.

UN REGNO...

Abbandonato dagli dei e temuto dai mortali, un nuovo regno sta risorgendo dalle ceneri. Determinato a riprendersi ciò che gli spetta, l’Oscuro avanza assetato di vendetta. Ma più l’ombra del male si avvicina, più il confine tra ciò che è giusto o sbagliato diventa sottile. E quando la trama insanguinata che tiene insieme il suo mondo inizia a sfaldarsi, Poppy non rischia soltanto di essere ritenuta indegna dagli dei, ma anche di perdere il proprio cuore e la sua stessa vita.

Sangue e cenere
Serie: Blood and Ash #1)
Autrice: Jennifer L. Armentrout
Editore: HarperCollins
Pagine: 592
Uscita: 24 marzo 2022



«Sei maledettamente bella» sussurrò con voce roca. «E maledettamente inaspettata.»


A proposito di hype, credo che questo sia uno dei libri che ho visto più promossi sui social e a livello di fanart negli ultimi anni, se si eccettua la Maas, e devo dire che confidavo nel fatto che ciò fosse dovuto alla sua originalità. Mi aspettavo davvero una storia in grado di lasciare il segno.
Per questo posso dire che il volume, sotto il punto di vista dell'originalità, mi ha un po' delusa.

Voglio dire, questa storia è stata votata su Goodreads come il best romance del 2020: al termine del libro l'autrice si dichiara orgogliosa di aver partorito il suo primo "high fantasy" e i lettori lo votano come romance? Qualcosa non torna.
In realtà, l'80% della trama è una mera variazione sul tema: magari avrei potuto accettarlo da una esordiente, ma dopo tante opere scritte, l'Armentrout che combina un canovaccio così prevedibile, con personaggi speculari a molti dei suoi, mi ha un po' fatto cascare le braccia.

Ecco, solo se lo si colloca nella casella paranormal romance per un pubblico giovanile, con il giusto miscuglio di elementi popolari (un po' di sangue splatter da videogiochi, gli abiti e i balli di The Selection, l'eroina prescelta con arco e frecce di Hunger Games, l'Oscuro  - beh, questo è sorprendente, nel vocabolario creativo un altro soprannome proprio non è riuscita a trovarlo? - la guardia cuor d'oro, attraente e muscolosa, con vago richiamo al cacciatore di Biancaneve), e le solite creature che si trovano nei soliti reami fantasy, uno sa cosa si aspetta, e nel mentre si diverte pure.
Se invece si vuole altro, meglio rinunciare da subito a aspettative più elevate.

La protagonista Poppy è ovviamente la Prescelta, niente meno che la Vergine, e permetterà grazie al Rito che il mondo dei buoni continui a sopravvivere nel suo fragile splendore: in cima gli dei, poi i reali e gli esseri Ascesi (mortali ma molto più potenti e duraturi), sotto le guardie e il popolo, costretto a offrire secondi e terzi figli alla corte e agli dei. I nemici, tuttavia, sono in agguato: ci sono gli Atlantiani e i loro servi corrotti e mostruosi, con l'unico obiettivo di annientare la civiltà e devastare ogni cosa con furia selvaggia.

Dapprima Poppy contribuisce a difendere i valori con cui è stata cresciuta, ma poi si ritrova schiacciata dalla pressione, dalle regole rigide e da un'apparente ingiustizia di ciò che le accade intorno.
E dopo tre quarti di trama movimentati, scivola nell'incoerenza, colpita da sindrome dell'ultimo maschio a disposizione, in un contorno di morti innocenti bellamente accettati come danni collaterali.

Riassumendo: 4 come YA estivo (la storia mi ha svagato, si legge senza fatica e ammetto che ero curiosa di vedere dove sarebbe andata a parare); 3 per la parte fantasy scontata (ma sul serio? Tutte le scoperte di Poppy erano intuibili capitoli prima, sostanzialmente mancavano i cartelli lungo la strada).
Vedremo se migliora nel proseguo.

Amarilli

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