Pensieri su “Una proposta per il duca” di Sophie Jordan


Ridotta in miseria alla morte del padre, Marian è costretta a badare ai fratelli minori e sceglie di sacrificarsi per il bene della famiglia intraprendendo la carriera di cortigiana. Del tutto priva di esperienza, intende diventare abile al punto da poter dettare le sue regole, restando padrona del proprio destino. 
Si rivolge così al duca di Warrington, conosciuto come il Duca Depravato, per essere istruita nell’arte della seduzione. La proposta di addestrare la giovane senza prenderne la virtù è per il duca un intrigante diversivo. Ma entrambi scopriranno presto che mantenere il controllo durante le loro focose lezioni sarà tutt’altro che semplice…

“Una proposta per il duca”
Sophie Jordan
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 200
Ambientazione: Inghilterra, 1800
Uscita: giugno 2021

La serie THE ROGUE FILES:

1) UN DUCA IMPREVISTO (While the Duke Was Sleeping)
5) UNA PROPOSTA PER IL DUCA (The Duke’s Stolen Bride)

La serie proseguirà con “The Virgin and the Rogue”, di prossima pubblicazione.



Rispetto a un'altra serie della stessa autrice che seguo, questa non riesce ancora a convincermi del tutto.

Sarà perché sono tutti libri sottili (massimo duecento pagine) e riconosco che è difficile imbastire una storia completa e coerente in così poco spazio, peraltro variando ogni volta la coppia protagonista; sarà perché gli inizi mi piacciono sempre molto, li trovo accattivanti e mi fanno incuriosire, ma poi a partire da un certo punto la narrazione inizia a galoppare risolvendo tutto nello spazio di pochi giorni: insomma, c'è sempre qualcosa che mi fa storcere il naso.

Prendiamo Marian e la sua dedizione ai fratelli, che la spinge a trovare una soluzione alla povertà non così rara all'epoca: è bella, persino istruita, sa stare al mondo, dunque perché non divenire una cortigiana? Non vorrei scomodare esempi illustri, però la celebre Harriette Wilson divenne l'amante quindicenne del conte di Craven proprio a inizio '800, seguita nella medesima carriera da alcune sorelle che ne videro il successo: perciò è evidente che l'idea di Marian non era così peregrina.

Che, poi, Marian s'imbatta subito in un duca, è altra cosa e sinceramente nei romanzi della Jordan i duchi paiono spuntare come funghi, viaggiano sempre soli, vivono in dimore abbandonate, li incroci nelle piazze del mercato come nulla fosse.

Nel complesso questo romanzo pecca un po' di superficialità: di Nate ci vengono dette due cose in croce, non si riesce a empatizzare.
Risulta una specie di Bignami dell'historical romance: ci sono tutte le cosine della lista, però poi bisognerebbe aggiungere un po' più di polpa.

Amarilli


Nessun commento:

Powered by Blogger.