Pensieri su “Il signore della notte” di Connie Mason


Lady Aleta non può credere a quanto le sta succedendo: splendida sull’altare e in trepida attesa di unirsi al suo sposo al cospetto del re, vede piombare in chiesa uno zotico impudente che la reclama a gran voce. 
L’intruso è Jaime Mortimer, figlio del conte di Flint ingiustamente impiccato per tradimento e primo promesso sposo della ragazza. Con grande sorpresa di tutti, il sovrano acconsente alle richieste dell’uomo, sebbene lui rivendichi la mano di Aleta per sete di vendetta. 
Difatti quell’insopportabile dama, seppur bellissima, non è certo la moglie ideale per un uomo tenebroso come lui, che è in segreto il più famigerato contrabbandiere d’Inghilterra: il Signore delle Tenebre. 
Ma una passione tanto inattesa quanto travolgente metterà presto a repentaglio il suo oscuro segreto…

“Il signore della notte” 
Autrice: Connie Mason
Editore: Mondadori *
 * ringrazio la CE per la copia in anteprima
Collana: Introvabili 78
Ambientazione: Inghilterra, 1403-16
Uscita: giugno 2021

IL SIGNORE DELLA NOTTE (Lord of the Night) è una delle opere più famose di Connie Mason, celebre autrice di oltre cinquanta romanzi storici di varia ambientazione.



A volte accade che certi romanzi si facciano apprezzare appena usciti, ma che risultino datati a distanza di qualche decennio, vuoi perchè è cambiato il trend nel frattempo, vuoi perchè si sono modificati i nostri stessi gusti di lettrici. 
Personalmente me ne accorgo con le letture della collana "Introvabili": di tanto in tanto capita di imbattersi in romanzi di cui mia madre o le mie zie avevano la vecchia edizione, e sono piccole gemme, altre volte sorridi e scuoti la testa.

Questo romanzo, ad esempio, parte bene, con un ragazzino che assiste alla morte del padre per impiccagione e giura vendetta contro chi lo ha tradito, portando via titoli e possedimenti al loro casato (ok, fa molto Nevernight, ma direi che è un incipit classico e che piace sempre). 
Qualche anno dopo quello stesso ragazzo ormai uomo si presenta a reclamare l'unica cosa che ormai gli è rimasta, ovvero la fidanzata che gli era stata promessa da bambini.
Un po' gioca il fatto che Jamie, nel farlo, si presenti vestito da mendicante (puzzolente), un po' la circostanza che lady Aleta si sia sinora mantenuta vergine per sposare l'uomo di cui è infatuata (che non è Jamie, attenzione!). 
Insomma, lei non la prende affatto bene.

Da qui inizia una trama surreale, con una ragazza trattata come un vero oggetto, ovvero un pacchetto sforna-eredi, che viene portata di qua e di là e continuamente minacciata solamente perchè apre bocca e aziona il cervello. 
Ovviamente, è chiaro che è coerente con i tempi (nulla da dire), anzi mi stupisco che lui ogni volta si trattenga e venga preso da pulsioni di altro genere quando va a ricordarle chi è il signore del castello. 

Il problema è che accade poco altro. 
Sono tutte scene in cui i due bisticciano, lui l'accusa di tradirlo e di dire bugie e di voler scappare (ma dai?) e poi fanno la pace (nel solito modo).
Alla quinta volta che si ripete ti armi di pazienza e vai avanti.

Non aiuta, infine, che a fare la cattiva ci sia un'ex-amante, bella e procace, che ha ancora tanta voglia di lui (e quando mai a un uomo "medievale" avrebbe rifiutato?).

Amarilli


Nessun commento:

Powered by Blogger.