Pensieri su "CONTRO NATURA" di Joanna Chambers (Enlightenment #4)

 

Il capitano Iain Sinclair ha tutto: la bellezza, il fascino, gli onori militari e persino il favore del re in persona. Tutto, tranne l’amicizia dell’unico uomo la cui opinione ha sempre contato: il naturalista James Hart.

James ama Iain da tutta la vita, ma dopo il loro ultimo, disastroso incontro si è ripromesso di non accontentarsi più delle briciole che l’altro è disposto a dargli: se l’amico non può essere il compagno che lui desidera, allora meglio tagliare i ponti una volta per tutte.
Deluso dalla sua carriera e infelice senza James, Iain decide di lasciare l’esercito e cominciare da capo in India. Prima di dire addio all’Inghilterra, tuttavia, è determinato a cercare per l’ultima volta la riconciliazione con il suo più caro amico.

L’invito a un ricevimento in campagna da parte della sorella di James gli fornisce l’occasione perfetta per mettere il giovane con le spalle al muro e costringerlo ad ascoltare le sue scuse. Ma quando scopre che l’amico non ha cambiato idea e non è disposto a scendere a compromessi, Iain si trova costretto a riconsiderare ogni cosa, dalla sua vita, alla sua carriera, ai suoi sentimenti.


Titolo: Contro natura
Titolo originale: Unnatural
Serie: Enlightenment #4
Autrice: Joanna Chambers
Traduttrice: Claudia Milani
Editore: Triskell Edizioni *
 * ringraziamo la CE per la copia 
Uscita: 15 giugno 2021
Genere: Storico, MM




«Si nascondono sempre,» osservò Iain.
«Sì, per tutta la vita,» convenne James.
«Scommetto che a volte desiderano solo potersi fermare. È stancante dover sempre stare attenti.»


Quarto atteso seguito, almeno da me, della serie Enlightenment.

I primi tre capitoli di questa serie hanno narrato una delle storie più appassionanti che ho letto ultimamente ed era difficile bissare; infatti questo finale di serie è in netto calando, con meno pathos e meno coinvolgimento dovuto a mio avviso a molta confusione nella struttura narrativa.

I capitoli sono divisi tra passato remoto, presente e ancora altri passati meno remoti, spesso viene da chiedersi “a che punto erano in questa certa data, cosa è stato detto, cosa hanno fatto?”
La mala gestione dei balzi temporali ha spesso rovinato sorprese e colpi di scena, rivelando troppo presto i pezzi forti della storia, togliendogli la forza dell’arrivarci assieme ai protagonisti.

Il legame con i libri precedenti, oltre a una piccola comparsata di Sinclair, è evidentemente nel nome della serie Enlightenment, che in questo libro più che negli altri si spinge su questo concetto di rinnovamento e di nuova visione rispetto ai canoni dettati dalla società vittoriana.

Ho trovato comunque interessante la nascita di una nuova consapevolezza e la modifica graduale e dolorosa della morale e il parallelismo con i concetti scientifici che si affacciavano ancora nuovi e ancora strani per l’epoca; peccato per la confusione nel gestire i tempi e anche per una trama non proprio ispirata.

Lucia

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