Pensieri su "Un libertino da sposare" (Gli Aincourt Vol. 1) di Candace Camp


Inghilterra, 1820
Coraggiosa e combattiva, Miranda si scontra con il padre che vorrebbe farle sposare Devin Aincourt, Conte di Ravenscar, un nobile inglese affascinante ma dissoluto, che per sua stessa ammissione è interessato soltanto ai suoi soldi. La posta in palio è altissima: un titolo prestigioso, un castello da ristrutturare, l'ingresso nell'aristocrazia. Il costo, tuttavia, è altrettanto alto: legarsi a un uomo che non stima e che non ha intenzione di lasciare la sua splendida amante. La scelta è difficile, tuttavia Devin è bellissimo e forse nasconde in sé delle virtù insospettabili. Come resistere alla sfida? Miranda gli propone così un matrimonio di facciata e comincia la sua difficile vita coniugale tra rischi, intrighi, minacce e colpi di scena. Riuscirà la giovane ereditiera americana a superare i pericoli e a conquistare il cuore del conte?


Un libertino da sposare (Gli Aincourt Vol. 1)
Precedentemente pubblicato come "Il lago nero"
Autrice: Candace Camp
Editore: Harper Collins
Serie: Gli Aincourt
Uscita: aprile 2021


«La ragazza a cui sto pensando è perfetta. Il suo patrimonio è immenso e suo padre è entusiasta di questa unione. Desidera molto che sua figlia diventi contessa. Dovevi vedere come gli si sono illuminati gli occhi quando ho cominciato a parlare di Darkwater. Sembra che non desideri niente di meglio che restaurare la vecchia dimora.»
«Stai parlando di una borghese?»
«No. Di un'americana.»
«Che cosa?» proruppe subito Devin, guardandola esterrefatto. «Vuoi che sposi un'ereditiera americana?»
«È una soluzione perfetta.»


Prima di parlarvi del libro, faccio una rapida annotazione per spiegare perché la lettura in cartaceo ha finito per pregiudicare in qualche modo il mio giudizio finale. 
All'inizio credevo che questa fosse una nuova serie della Camp, invece è una sua serie già nota, uscita in precedenza sotto altri titoli ( "Il lago nero" in questo caso).
Peraltro non è che questa sia una nuova edizione del romanzo, perché chi aveva la vecchia edizione mi assicura che non è cambiata neanche una virgola.
Ma vabbè, lo volevo comunque leggere e mi son presa persino il cartaceo.

Ed ecco la seconda (negativa) sorpresa: sebbene non fosse segnalato da nessuna parte, il cartaceo (di cui si diceva che si poteva trovare solo in libreria e non in edicola!) è in realtà un flessibile print on demand, di diverso formato rispetto ai soliti HC, per cui mi ha sfalsato l'intero scaffale.
E costa pure di più (credevo fosse così proprio perché, appunto, è un volume da libreria e non da edicola!). 
Diciamo che ho iniziato la lettura non nel migliore dei modi :(

Detto questo, il primo romanzo della serie non è male e si fa leggere. 
Devin è un po' il solito rampollo debosciato, che passa la vita a non far nulla e a trovare alternative al lavoro (giammai) per rimpinguare le casse familiari.
Sua madre, donna dotata di maggior acume, ha pronta la soluzione: gli Aincourt sono belli e nobili, possono pur permettersi di barattare geni di buona qualità per procurarsi ereditiere borghesi, addirittura selvagge americane. Da lì le nozze.

Non ho ben chiaro cosa veda la pragmatica Miranda in uno come Devin: un esperimento per mettersi alla prova? Il mezzo per poter ottenere un maniero da ristrutturare? Un marito fascinoso da sfoggiare?
Mah. C'è pure un sottofondo giallo, perché qualcuno vuole vendicarsi e, nel frattempo, conosciamo quelli che saranno probabilmente i protagonisti dei prossimi volumi.

Nel complesso, gradevole; un buon antipasto in attesa dei successivi volumi che auspico più sostanziosi.


Amarilli



Nessun commento:

Powered by Blogger.