Pensieri su "Finché il caffè è caldo" (Before the Coffee Gets Cold #1) di Toshikazu Kawaguchi


In Giappone c'è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare.Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kōtake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutte scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.

Finché il caffè è caldo è diventato un caso editoriale in Giappone, dove ha venduto oltre un milione di copie. Poi ha conquistato tutto il mondo e le classifiche europee a pochi giorni dall’uscita. Un romanzo pieno di fascino e mistero sulle occasioni perdute e sull’importanza di quelle ancora da vivere.

Finché il caffè è caldo
(Before the Coffee Gets Cold #1)
Autore: Toshikazu Kawaguchi
Traduttore: Claudia Marseguerra 
Editore: Garzanti
Pagine: 177
Uscita: Marzo 2020



"Si disse che tornare nel passato era inutile, ma poi pensò alla possibilità di riprendere quella conversazione e dire tutto quello che voleva. In fin dei conti, che male c'era, visto che non avrebbe alterato il presente?"


In Giappone c'è un piccolo locale, conosciuto da pochi, nascosto tra le caotiche vie della città, su cui aleggia una strana leggenda: sedendosi in un determinato punto e bevendo da una determinata tazza di caffè si può viaggiare nel tempo, ritrovandosi nel momento deciso.

Tuttavia per far si che questo avvenga bisogna seguire ulteriori regole che sono:
1. Sei in una caffetteria speciale. C’è un unico tavolino e aspetta solo te.
2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito.
3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita.
4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi.
5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi.

Inoltre troverete quel posto sempre occupato da una misteriosa donna in bianco, un fantasma, costretta a sedere per l’eternità a quel tavolino, rea di non aver finito il caffè in tempo. E dovrete rassegnarvi al fatto che, anche tornando indietro nel passato, non si può cambiare nulla del proprio presente.

All'interno del romanzo vengono narrate quattro piccole storie, dei piccoli racconti che vedono personaggi diversi: per prima abbiamo Fumiko, giovane e attraente donna in carriera, la quale vuole viaggiare nel passato per dichiarare i suoi veri sentimenti al suo amato, pronto a partire per l'America; poi abbiamo Kotake, cliente abituale, infermiera di professione che decide di viaggiare indietro per poter leggere una lettera scritta tempo prima da suo marito, prima che l'Alzheimer progredisse troppo; Hirai invece vuole poter chiarire le cose con sua sorella, morta in un incidente; e infine Key, debole di cuore, vorrebbe poter vedere almeno una volta la propria figlia.

Piacevole, delizioso, una sorta di dolce carezza.
Un libro scorrevole, veloce, ma che sinceramente mi ha anche fatto riflettere molto: io cosa farei, cosa direi alla mia persona speciale se avessi così poco tempo da passare insieme, giusto per un caffè?

Lila

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