Pensieri su “Un uomo tutto per me” di Sophie Jordan

Per sbarazzarsi del fidanzato dissoluto, lady Clara ricorre a una menzogna che le costerà cara: gli dice di aspettare un figlio da un altro uomo. 
Con la reputazione a pezzi, decide di lasciare Londra per trasferirsi in Scozia, dove vivono il fratello Marcus e la moglie. 

È qui che conosce Hunt MacLarin, potente laird vittima di un terribile sortilegio che lo condanna a non poter avere un erede. Su suggerimento di Marcus, l’uomo accetta di sposare Clara convinto che la giovane donna sia in stato interessante e che lui potrà crescere il bambino come se fosse figlio suo, senza rischiare la vita. 

Ma basterà la passione scoccata improvvisa tra i due a spezzare la maledizione che grava sui MacLarin?

Un uomo tutto per me
Sophie Jordan
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 192
Ambientazione: Inghilterra, 1800
Uscita: ottobre 2020

La serie "THE ROGUE FILES"
1) UN DUCA IMPREVISTO (While the Duke Was Sleeping)
La serie proseguirà con “The Duke’s Stolen Bride”, di prossima pubblicazione.




Giunta al quarto libro, posso dire che questa serie si conferma di livello medio, anche se non del tutto esaltante. 
In particolare, ogni volta ho avuto la medesima impressione: l'autrice parte da un'idea iniziale azzeccata e pure singolare (se avete letto i precedenti, tra fidanzati smemorati e moglie comprate all'asta, sapete di che parlo), con una prima parte molto appassionante; però poi man mano che prosegue la narrazione lascia un po' andare la tensione e conclude con finali abbastanza frettolosi, che personalmente continuano a lasciarmi insoddisfatta.

In questo quarto volume, ad esempio, lady Clara si presenta come una protagonista interessante e con una storia tutta da scoprire, così come l'incontro con lo scozzese in kilt risulta altrettanto piacevole. Ci sono il duca e sua moglie, coppia già conosciuta. 
E anche la maledizione che grava sulla famiglia di Hunt, comprensiva di  matriarca senza peli sulla lingua, costituisce un ingrediente saporito per la trama.

Poi però c'è uno sbrodolamento istant love/incomprensione/dubbi che poteva essere gestito un pochino meglio. E dai, ragazzi, pur con tutte le attenuanti del caso, tentate di venirvi incontro in modo più graduale e non perché il finale (e il lieto fine) incombe...

Quindi: sì, piaciuto, e completerò senza dubbio la serie. 
Tuttavia, con così tanta carne al fuoco, e un highlander che poteva essere sfruttato in modo intensivo, c'era la possibilità di un romanzo più corposo (questa è una di quelle volte che cinquanta pagine in più non avrebbero guastato).

Amarilli

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