Review Party per " L'ASCESA DI SENLIN" di Josiah Bancroft

LA TORRE DI BABELE è la più grande meraviglia del mondo conosciuto. Grande come una montagna, l’immensa Torre ospita innumerevoli Regni Circolari, alcuni pacifici, altri bellicosi, appoggiati l’uno sull’altro come gli strati di una torta. È un mondo popolato di geni e tiranni, aeronavi e motori a vapore, animali insoliti e macchine misteriose.
Attirato dalla curiosità scientifica e dalle mirabolanti promesse di una guida turistica, Thomas Senlin, mite preside di una scuola di provincia, decide di visitarla. Anzi, gli sembra che, con i suoi lussuosi Bagni, sia proprio la meta ideale per la sua luna di miele con Marya. Solo che, appena arrivati, i due sposi si perdono tra la folla di abitanti, turisti e furfanti.
Determinato a ritrovare la moglie, Senlin inizia una lunga ricerca tra bassifondi, sale da ballo e teatri di burlesque. Dovrà sopravvivere a tradimenti, assassini, e ai lunghi cannoni di una fortezza volante. Ma se vuole riavere Marya, sopravvivere non basterà: dovrà sapersi trasformare da uomo di lettere in uomo d’azione.
Josiah Bancroft
L’ascesa di Senlin
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
L’ascesa di Senlin
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
** ringrazio la CE per la copia e l'opportunità!
ISBN: 9788804721833
408 pagine
In vendita dal 1 settembre 2020
ISBN: 9788804721833
408 pagine
In vendita dal 1 settembre 2020
La torre di tutti, i travagli di uno.
Devo ammettere che, prima di iniziare la lettura, ero piuttosto incerta su dove si potesse collocare esattamente questo romanzo, perché, se è pur vero che il richiamo alla torre di Babele e anche ai gironi dell'inferno dantesco mi facevano certo pensare a un fantasy, poi però la trama aveva un sottofondo ambiguo.
A lettura ultimata, posso dire che la vicenda di Senlin e le sue peripezie nella risalita tra i vari livelli della torre è una sorta di viaggio sospeso tra il fantastico e il distopico, con una certa predilezione per lo schema dei videogiochi (a ogni livello, ad esempio, o passi e vieni promosso, oppure vai in game over, scagliato giù dalla torre, retrocesso, eliminato del tutto...) e con una certa indulgenza a un tocco gotico/splatter (morti, mutilazioni, ecc.).
Se l'inizio è intrigante, la parte centrale risulta invece molto rallentata (e aggiungo un "purtroppo", perché potrebbe quasi scoraggiare il lettore): in particolare, la narrazione è divisa a seconda dei vari piani incontrati (si parte dai Confini, per poi passare al Basamento, al Salotto, ai Bagni e alla Nuova Babele, e altri piani debbono ancora essere toccati in questa ascesa forse infinita), però ho trovato pesantucci i capitoli ambientati nel Salotto, con una rivisitazione delle opere surrealiste e non-sense (dove, per intenderci, le comparse ripetono scene identiche all'infinito, le battute sono preimpostate e ognuno recita un ruolo senza capirne il motivo).
Tuttavia ho insistito, ho voluto comunque dare una chance a Thomas e posso felicemente affermare che questa è una di quelle volte in cui la pazienza viene premiata, perchè poi si scopre che i vari dettagli avevano un loro fondamento e molte tessere vanno al loro posto.
Di contro, la parte conclusiva, con aeronavi, piloti e contrabbandieri, complotti e fughe, si è rivelata avventurosa e molto bella. Simpatica anche la ciurma "inaspettata" che si raccoglie al nostro ex-preside, poi turista, poi attore, poi amico di pittori, poi ricercato, e forse (in futuro) di nuovo marito devoto della misteriosa Marya.
Nel complesso, dunque, Bancroft è un autore di grande estro e originalità, s'inventa varie cose, si ispira per molte altre, mischia le carte e rende curioso e sfaccettato il suo personaggio: alcuni passaggi gli riescono bene, altri meno.
Di certo, il finale rende praticamente obbligatorio attendere il secondo volume, per sapere cosa riserverà ancora l'altissima torre-regno.
Lasciando perdere i sogni, ogni nave vale quanto la sua rotta.
Devo trovare un nuovo vento.
Amarilli

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