REVIEW PARTY per "Nona Grey. La trilogia" di Mark Lawrence: RED SISTER (#1)



Oggi inizia un evento per un volumone superbo, così bello che vi parlerò di un romanzo alla volta!
Perciò oggi incomincerò da RED SISTER.

Nel convento della Dolce Misericordia si allevano fanciulle per trasformarle in devote quanto pericolose assassine. Ci vogliono dieci anni di formazione, ma sono poche le ragazze dotate di vero talento per la morte, quelle nelle cui vene scorre il sangue delle antiche tribù di Abeth. Compito delle monache è scoprire e affinare queste doti innate, insegnando le tecniche della lotta con e senza armi e dello spionaggio, l’uso dei veleni e infine la tessitura delle ombre.

Ma neppure le sorelle più anziane sono in grado di comprendere fino in fondo la potenza del dono di Nona Grey, una bimba di otto anni che giunge al convento con l’accusa di aver compiuto un omicidio. Qui crescerà, ma non sarà facile per lei scegliere quale cammino seguire: indosserà la tonaca nera delle Spose dell’Antenato, per abbracciare una vita di preghiera e servizio? Vestirà il rosso delle Suore Marziali, esperte nel combattimento, o il grigio delle Suore di Discrezione, imbattibili nelle arti della segretezza? O il suo colore sarà il blu delle Suore Mistiche, capaci di percorrere il Sentiero?
Quale che sia il suo destino, dovrà lottare aspramente per conquistarlo.

Mark Lawrence
Nona Grey. La trilogia
Editore: Mondadori **
** ringrazio la CE per la copia in anteprima e l'opportunità!
Collana: Fantastica
ISBN: 9788804725596
864 pagine
Uscita: 13 ottobre 2020



Thorn aspettava. 
Impavida come i fiori, radiosa, fragile, dischiusa al cielo. 
Spavalda come può esserlo solo chi ha già perduto.

Prima nota: questo è uno dei più bei fantasy letti quest'anno, ma anche negli ultimi anni. 
Di certo, ha influito che non leggessi la trilogia spezzettata, ma in un continuum di circa un mese, con i brividi ogni volta che aprivo il kindle (sì, l'ho letta in digitale, ma mi sono ripromessa di rileggerla quanto prima quest'inverno, sprofondata in poltrona davanti al caminetto). Nona Grey è uno di quei libri "invernali", da gustare pagina dopo pagina, al calduccio, mentre fuori c'è la nebbia o tira vento.

Partiamo dall'idea (geniale) dell'inizio di questa trilogia: Lawrence ha pensato bene di iniziare quasi dal fondo, presentandoci una scena, l'assalto al Convento della Dolce Misericordia, che vedremo tuttavia compiersi soltanto nel terzo volume. 
E la cosa bella della narrazione è che, mentre la scena iniziale si presenta vivida, anche se confusa, lungo tutti i tre libri verremo a sapere chi sono i personaggi, quali sono le motivazioni dell'assalto, che cosa accade tutto intorno.

Insomma, sembra una sorta di spoilerone sul futuro della trilogia, che però ha l'effetto di stregare il lettore, di renderlo fedele sino in fondo, perchè ciascuno di vuoi vuol scoprire chi è suora Thorn e perchè servono centinaia di uomini per ammazzare una suora..
Poi, ovviamente, il narratore sposta lo sguardo e riavvolge il film: ripartiamo da una Nona bambina che sta per essere impiccata. La morte già aleggia sopra di lei, prima dell'incontro con la badessa Glass, arrivata per chiamarla a una nuova "vocazione".


Alla fine, la morte ci aspetta tutti quanti, ma la guerriera sceglie il terreno su cui incontrarla, e il modo; costringe la morte a rincorrerla.


Questo primo volume è un romanzo iniziatico, dedicato al primo periodo di vita di Nona al Convento, alle sue lezioni, alle sue prove, ai continui pericoli in cui si caccia e allo sviluppo di quelle che saranno poi le amicizie che veramente conteranno per lei, nel bene e nel male. E sono pagine da cui non riesci a staccarti, dense di avvenimenti, di dialoghi (non smettevo più di segnarmi citazioni), in cui Lawrence comincia a riversarti in un universo e in un'ambientazione, quella del Corridoio, da cui continui ad essere assorbito.

Influenze? Tanti richiami, tante ispirazioni. 
A me personalmente ha ricordato il miglior Ryan: specie questo primo volume è un po' la versione "femminile" del Canto del Sangue. E che versione... stupenda.


Nona sapeva di non essere in grado di capire le persone. Non capiva come si muovessero nella loro rete di fragili, flessibili amicizie, di alleanze mutevoli. Né come si praticassero quei giochi fatti di sorrisi, abbracci, di espressioni truci e spalle voltate a corte o alla tavola di colazione nel convento. Non comprendeva i meccanismi segreti dei loro cuori. Sapeva di non capire tutte quelle cose, ma con la Badessa Glass ci si raccapezzava ancora meno. 

Amarilli

Nessun commento:

Powered by Blogger.