Pensieri su "LA VERITA' E' CHE NON TI ODIO ABBASTANZA" di Felicia Kingsley

Lexi è una principessa, non delle favole, ma dell’Upper East Side. La sua vita perfetta da facoltosa ereditiera di un impero finanziario scorre tra feste esclusive e shopping sfrenato nel quartiere più lussuoso di New York. A ventisette anni ha già la certezza di un futuro luminoso, di aver vinto la partita, almeno finché un affascinante sconosciuto non le cambia le carte. 
Il principe azzurro? 

No, è Eric Chambers, detective di punta dell’FBI, che sta indagando su una truffa miliardaria in cui è coinvolta la famiglia Sloan, venuto a spodestarla dal suo trono. Tanto attraente quanto ruvido e poco disponibile, Eric la reputa viziata e superficiale, e la tratta con distacco e indifferenza. Tra i due è subito guerra. Con tutti i suoi beni confiscati, Lexi si ritrova in mezzo a una strada da un giorno all’altro, ma lei non ha nessuna intenzione di rimanerci. Anzi! 

Se Eric le ha tolto tutto, dovrà essere lui ad aiutarla e Lexi non accetterà un no come risposta, almeno finché non sarà riuscita a riabilitare il nome della sua famiglia, anche perché lei sarebbe una preziosa risorsa per le indagini. Riusciranno l’ereditiera che cuoce i toast usando il ferro da stiro e l’integerrimo detective di Brooklyn a collaborare senza scannarsi? O senza… innamorarsi?


Felicia Kingsley
La Verità è che non ti odio abbastanza
Editore: Newton Compton
Uscita: Novembre 2019
Pagine: 416




Un romanzo pur sempre carino e frizzante, e che si legge con piacere. 
Però ammetto che i precedenti libri della Kingsley mi sono piaciuti molto di più.

Da un lato, la vita di Lexi è un po' una ripresa di Gossip Girl (con una continua sensazione di già visto), dall'altro, la parte di indagine finanziaria è una ripresa da Grisham, con varie licenze giuridiche (esemplare il fatto che il paparino venga dipinto come una vittima e perdonato, quando se c'è una cosa che il codice penale, anche americano, non perdona è la culpa in vigilando del Cda: eri amministratore e non ti sei accorto che altri amministratori frodavano nel frattempo? Allora paghi uguale).
La spiegazione della frode, peraltro, sembra scritta apposta da uno del mestiere e poi inserita dentro, senza grande chiarezza.

Lexi mi è stata francamente antipatica: cade in piedi e la sua discesa dura lo spazio di una scampanellata, con ospitalità (seppur in uno sgabuzzino) subito concessa da mister figaccione.
Per carità, non volevo l'ospizio dei poveri e il pranzo alla mensa popolare, ma alla fine quanto ci impiega a riprendersi uno stipendio a tre zeri?
Se Purgatorio doveva essere, almeno un po' più lungo d'un battito di ciglia.

Sì, è vero, forse sono troppo dura, alla fine non è stata colpa sua crescere ricca, viziata e totalmente indifferente al mondo che girava intorno a lei, ma mi sarebbe stata più simpatica un filo più ciabattona...

Infine, stavolta ho trovato deludente la storia tra i due: un amore senza grandi brividi, un po' di circostanza, con simpatia nata per assenza di distanziamento sociale, e perché lui è l'unico maschio giovane a portata di sgabuzzino.

Amarilli

2 commenti:

  1. io invece mi sono divertita tantissimo a leggerlo, forse perchè non ho mai visto Gossip Girl? scherzi a parte, ho trovato il romanzo frizzante e divertente e forse era il momento giusto per leggerlo ed apprezzarlo. mi mancano ancora alcuni titoli della Kingsley che spero di
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    1. Io li sto leggendo tutti pian piano! Nella mia top resta Stronze si nasce :)

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