REVIEW TOUR per "COSTANZA SICANIE REGINA" di Sonia Morganti

Anno 1209. Costanza è una vera Aragona: è colta, intelligente e dotata della tenacia necessaria a sopravvivere sul trono. Dopo la drammatica fine del periodo come regina d’Ungheria, fatica a rassegnarsi a una vita quieta, ospite nel chiostro fondato dalla madre. 

Cosa può aspettarsi dal domani? Costanza ormai ha venticinque anni ed è già vedova.
Proprio tali caratteristiche attirano però le attenzioni del Papa, che vede in lei la consorte ideale per tenere a freno un ragazzo duro a morire, erede di due corone che, se riunite, circonderebbero i suoi territori.

Così, sotto il sole schietto e il colori intensi di Palermo, le vite del giovane Federico II – quindici anni appena e già sopravvissuto a un mare di guai – e di Costanza d’Aragona – dieci anni in più sulle spalle, la metà dei quali trascorsa regnando – si intrecciano in un bizzarro arazzo. Perché se progettare è umano, scombinare i piani è divino.

È la storia di una coppia che diventa invincibile essendo improbabile, ma anche di un saraceno che desidera troppo, di una fanciulla che incanta, di una madre che ama e di un’altra che, morendo, ha imbevuto il proprio nome di un potere quasi magico.


Costanza Sicanie Regina
Autrice: Sonia Morganti
Editore: self
Genere: storico
Pagine: 222
Uscita: Giugno 2020






"Vi chiamate come mia madre. Mi rende più felice avere una Costanza al mio fianco" le disse, quando fu abbastanza vicina da poterlo udire.
Solo allora, lei chiuse e riaprì rapidamente le palpebre, sorpresa da quel commento così diretto e trasparente.
"Siete gentile, mio signore" sussurrò. Quindi abbassò lo sguardo per non mostrarsi spiazzata e il sorriso da regina, appreso e indossato tutta la vita, sbocciò sincero.



A scuola credo di aver subito, come tanti, l'incredibile fascino degli Svevi e la sorte epica-gloriosa-rovinosa di questa famiglia, da Federico il Barbarossa, passando poi per Federico II, Manfredi, Enzo, sino al povero Corradino: sono sempre state tra le pagine di storia che più avevo amato.
Tuttavia, confesso che ho patito il sessismo storico, per cui conoscevo perfettamente gesta, opere e battaglie dei maschi del casato, mentre per me le donne erano semplicemente "la moglie di" o "la madre di".
Ecco perché quando mi è stato offerto di leggere questo romanzo storico dedicato alla principessa, regina due volte, e poi imperatrice del Sacro Romano Impero, ho avuto i brividi anche soltanto a iniziare a leggerlo.

E Costanza è un romanzo meraviglioso, uno di quelli che becchi solo poche volte durante l'anno, che tieni sul comodino e ti segni le frasi a matita, la sera, per rileggerle quando ti svegli.

Sonia Morganti ci accompagna in punta di piedi nella vita di questa principessa ispanica, già regina d'Ungheria e poi vedova, con un figlio morto in tenera età, ritiratasi in convento a 25 anni, con la convinzione d'aver già vissuto e visto molto del mondo, più di tanti in un 1200 percorso da guerre, crociate, rivolte eretiche, carestie ed epidemie di malaria o peste o lebbra.
E' un periodo fragile, vulnerabile, transitorio, con troppe variabili in gioco.
La stessa Costanza viene selezionata come una pedina da muovere sulla scacchiera, nella partita tra papato e impero.

E noi siamo Costanza che attraversa il Mediterraneo, che vede per la prima volta Palermo e i suoi ori caldi, e Idda, lontano all'orizzonte, a scandire il tempo sull'isola.
Noi siamo Costanza che vede per la prima volta il nuovo marito, un cherubino quindicenne, ardimentoso, passionale, un misto di cultura germanica/normanna/sicula/araba, qualcosa di mai visto, qualcosa a cui non si può resistere.
Anche se sono pochi decenni, dal 1209 al 1222, quello di Costanza e Federico è uno squarcio di vita grandioso, un'epopea, un segno intangibile intagliato nella storia e che ancora ci stupisce.

Una vita raccontata senza retorica nè romanticismo: Federico è un principe biondo, ma è anche un uomo di stato, Il marito, Il Re, quindi l'Imperatore.
E quello di Costanza è un ruolo già scritto, ma che lei stravolge, reinventa, sino a divenire per i posteri La Regina, L'Imperatrice, colei che riposa a Palermo ed è l'unica a rivendicare Federico, nonostante tutte le donne e i figli successivi, come SUO.

Una rievocazione di Costanza d'Aragona bella e ancora bella.
Vorrei andare in Sicilia solo per poterle rendere omaggio.
Il mio grazie a Sonia Morganti per questa stupenda parentesi di passato e bellezza tra tante letture frivole.

Lo nutrì dei suo seni sbocciati a tarda primavera e del suo ventre caldo come l'estate matura.


Amarilli



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