Pensieri su "STAND BY ME" di Bianca Marconero

Gregorio ha tutto quello che gli altri vorrebbero: amici, denaro e talento nel basket. Trascorre le estati collezionando ragazze, ma finisce per rimettersi sempre con Carolina, la sua fidanzata
storica, non appena si avvicina il Natale.
Non ha desideri a parte uno: vendicarsi di Arianna, la figlia del custode.

Arianna non ha niente di ciò che gli altri vorrebbero. È quasi invisibile, ha un’unica amica e un padre spesso oggetto di commenti feroci. Arianna vuole diplomarsi e trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare il college dei suoi sogni.
Ha molti desideri e una speranza: sopravvivere alla vendetta di Gregorio. E magari scoprire perché è tanto arrabbiato con lei.

Eppure, tra una partita di basket e una corsa in moto, tra compiti in classe e feste in piscina, qualcosa nei loro sguardi comincia a cambiare. E se è vero che fuggire da quelle occhiate può sembrare doloroso, fermarsi e ricambiare rischia di essere straziante.
Perché Arianna ha un ragazzo in California.
Perché Gregorio ha già deciso di tornare con Carolina, entro Natale.
Perché, quando entrano in gioco i sentimenti, si può solo sperare di non soffrire troppo.

Una storia di amicizie che sfidano tutto, di abbracci rubati, di baci impressi sul cuore e di un
odio dichiarato che però assomiglia tantissimo all’amore.

Titolo: Stand by me
Autore: Bianca Marconero
Editore: self
Data d’uscita: 15/07/2020




E capisco che, per poterle dire quanto sono incazzato, deluso e mortificato, prima di rinfacciarle che tutto il mio dolore–non solo quello fisico–è stato colpa sua, devo arginare l’esplosione.
Devo mettere a tacere il cuore. È una questione di priorità.
Dopo magari mi incazzo, ma prima mi sa che mi tocca baciarla.
Prima devo baciarla o muoio.


Ammetto che avevo un po' di diffidenza a leggere questo #YA, nonostante fosse targato Marconero, perchè temevo di rimanerne delusa nel mio gusto ormai "vecchio" di over 45...
Invece ho passato due serate in apnea, sospesa per le sorti di Arianna e di Greg.
E poi ho ripreso finalmente fiato.

Alla fine non importa un fico secco che i protagonisti abbiano 17 o 30 o 60 anni, l'importante è che le loro decisioni, i loro sbagli, le loro ingenuità siano coerenti con l'età (sì, lo so che questo spesso non accade, ma e' direttamente proporzionato alla maturità di scrive; chiaramente se una persona anche nella vita non è mai riuscita ad uscire dalla cappa adolescenziale, i suoi personaggi di carta ne patiranno le inevitabili conseguenze, ma questo non è certo il caso di questa scrittrice).

Tornando al libro: ok, ci sono molti stereotipi da commedia-teen americana, anche se rivisitati, per cui avanti con la classe del liceo spaccata in quelli che contano e quelli no, avanti con il bello ricco e dannato (asino a scuola, ma soltanto perchè lo vuole lui), con la bella reginetta sempre in coppia (e che chiude gli occhi sulle debolezze di lui, per abitudine e più di un pizzico di reciproco opportunismo), con ricco ma buono (stile angelico), con i compagni bulletti che affiancano, sopravvivendo di luce riflessa. Ma c'è anche lo sport, le partite, il mister puro e inflessibile. 
E poi una Bologna molto italiana, molto familiare, che riesci a ricordare in ogni pagina che questa è una storia domestica e non il solito plot trasferito negli USA.

In verità gli States ci sono, ma di rimbalzo, come una meta che non è una meta, perché è un passaggio obbligato, ma (almeno per una volta) non sono il sogno finale.
Quello è casa, affetti, famiglia, e (spero) di nuovo Bologna, anche se stavolta i due hanno forti probabilità di tornarci insieme.

4,5 stelle per rispetto ai romanzi più maturi di Bianca, ma anche questo è delizioso, di una dolcezza e spontaneità disarmante.


Mi sento come se mi avesse lasciata sola sulla pista da ballo e si fosse portato via la musica. 
Ho freddo. Realizzo che è successo davvero. 
Mi ha baciata.

Amarilli

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