EVENTO SPECIALE "IL MESE ASIMOV": PRIMA FONDAZIONE


Cari lettori, sul blog continua questo EVENTO bellissimo, in occasione del nuovo #OscarDraghi dedicato al più celebre ciclo narrativo della fantascienza moderna (CICLO DELLA FONDAZIONE): lo stiamo rileggendo tutto!!

Ovviamente, non in ordine di pubblicazione (come li abbiamo letti noi "vecchi" appassionati a suo tempo), ma in rigoroso ordine cronologico:

1) PRELUDIO ALLA FONDAZIONE
2) FONDAZIONE ANNO ZERO
3) PRIMA FONDAZIONE
4) FONDAZIONE E IMPERO
5) SECONDA FONDAZIONE
6) L'ORLO DELLA FONDAZIONE
7) FONDAZIONE E TERRA

Oggi è la volta di PRIMA FONDAZIONE.


L'impero galattico esercita da secoli il suo potere su tutti i pianeti conosciuti, ma ora sta scomparendo: lascerà il posto a 30.000 anni di ignoranza e violenza. 
Hari Seldon, creatore della rivoluzionaria scienza della "psicostoria", sa quale triste futuro aspetta l'umanità. E per preservare la civiltà, riunisce i migliori scienziati e studiosi su Terminus, un piccolo pianeta ai margini della galassia. 
È la Prima Fondazione.


Stavolta Hari Sheldon compare solo nelle prime scene, il tempo di affrontare il processo e la scelta dell'esilio per tutti i componenti del suo Progetto.
E nei lettori comincia a farsi strada il primo interrogativo: si tratta di una scelta già ampiamente prevista o semplicemente nuova variabile nel futuro che la sua scienza va disegnando?

Chi ha già letto la saga, sa come è andata, però ammetto che a rileggerlo ci si diverte ancora e, soprattutto, noto una cosa: sentiamo pronunciare il nome di "Terminus" e già ritornano i brividi.
Terminus e Fine di stella, questi due mondi e le loro Fondazioni così diverse, ci terranno avvinti per centinaia di pagine.

L'impressione che ho sempre avuto sulla storia della Fondazione è che in realtà Seldon si sia sempre divertito a giocare con loro: ha inviato enciclopedisti, affidando il governo a un manipolo di studiosi ottusi e intransigenti, ben sapendo che dopo poche generazioni il potere sarebbe stato soppiantato prima da sindaci dinamici e accorti, e poi dal più numeroso gruppo di mercanti e esploratori dello spazio.
In realtà non occorrevano chissà che leggi statistiche per prevedere i primi secoli: era naturale che gli uomini non si sarebbero accontentati di rimanere ai confini della Galassia e non avrebbero ricominciato a viaggiare, interrogarsi, desiderare di scoprire da soli cosa li attendeva al di là della "sicura" atmosfera pacifica, pur disponendo di una monumentale Enciclopedia Galattica in casa.

E poi appare il vecchietto sornione nella Volta e fa gli annunci clamorosi a tradimento gettando lo scompiglio nella compostezza di chi lo crede un infallibile preveggente!

Amarilli





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