EVENTO SPECIALE "IL MESE ASIMOV": FONDAZIONE E IMPERO


Cari lettori, sul blog continua questo EVENTO bellissimo, in occasione del nuovo #OscarDraghi dedicato al più celebre ciclo narrativo della fantascienza moderna (CICLO DELLA FONDAZIONE): lo stiamo rileggendo tutto!!

Ovviamente, non in ordine di pubblicazione (come li abbiamo letti noi "vecchi" appassionati a suo tempo), ma in rigoroso ordine cronologico:

1) PRELUDIO ALLA FONDAZIONE
2) FONDAZIONE ANNO ZERO
3) PRIMA FONDAZIONE
4) FONDAZIONE E IMPERO
5) SECONDA FONDAZIONE
6) L'ORLO DELLA FONDAZIONE
7) FONDAZIONE E TERRA

Oggi è la volta di FONDAZIONE E IMPERO, conosciuto anche come IL CROLLO DELLA GALASSIA CENTRALE

L'immenso Impero Galattico è scosso dai sussulti dell'agonia, dilaniato da sanguinose lotte intestine, e le autorità centrali non sono più in grado di tenere a freno le rivolte che scoppiano ovunque. 
Da questa caotica situazione emerge una nuova temibilissima forza: una sorta di milizia privata che con astuzia si impadronisce via via di tutte le leve di comando. Il suo capo è un avventuriero misterioso dotato, a quanto si dice, di poteri sovrumani: il Mulo. Chi è? Da dove viene? Dove si nasconde? Troppo tardi coloro che vogliono annientarlo si accorgeranno che il Mulo è più forte e più vicino di quanto sospettino.


Allora: dico subito che questo è uno dei miei volumi preferiti della saga, sia perchè la vicenda si concentra finalmente sulla Seconda Fondazione, a cui è sempre andata la mia simpatia, e poi perchè compare il Mulo (ok, nelle edizioni attuali lo troverete chiamato "Mule", ma per me è stato Mulo all'inizio e non l'ho mai chiamato diversamente).

La prima parte del romanzo è dedicata al giovane generale Riose, la cui ambizione e intelligenza è anche il motivo della sua breve carriera. Sostanzialmente: tra tante stelle, meglio non brillare troppo da subito, prima prenditi una fetta di galassia e poi alza il tiro.

Nella seconda parte arriva il Mulo.
Credo che sia stato proprio lui l'origine della mia simpatia per i protagonisti negativi, specie se sfregiati, brutti o rovinati. A quattordici anni mi sono presa una vera cotta "letteraria" per questo villain, magro rinsecchito, con il viso rovinato da una sorta di tumefazione-proboscide di carne, e due straordinari occhi magnetici e tristi.
Rileggendo di lui, ho scoperto che l'infatuazione non mi è proprio passata, pur sapendo cosa sarebbe accaduto in seguito, ho continuato a tifare per lui e per la sua straordinaria lucida intelligenza.

Alla fine il mutante è un'eccezione all'uniformità di uomini "apparentemente" perfetti, ma è il più scaltro di tutti, con la visione di ricostruire un Impero (disegno quasi coincidente a quello delle Fondazioni) e viene sconfitto soltanto perchè è solo e perchè il solito "amore" (per la solita squinzietta che diviene eroina contesa nonostante non s'intravedano particolari meriti) lo rende debole.


Episodio che si conclude con un successo (per chi tifa per la Fondazione) e con una gran tristezza (per chi tifa "per gli Altri").

Amarilli


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