Pensieri su "LO SCHIAVO DI ANTIOCHIA" di Ornella Albanese

Intenzionata a rivolgersi al potente Gaddo di Terrabianca per ottenere la sua protezione per i territori del padre, la nobile Elèni Akantos acquista uno schiavo da combattimento normanno da recargli in dono. 

Affascinata fin da subito dagli occhi da belva del giovane di cui entra in possesso, Elèni apprende che si è macchiato di tradimento e che è stato addestrato dai saraceni alla lotta, diventando feroce e letale come loro. 

Sullo sfondo di trame, alleanze, perversioni e imprevedibili tradimenti, in un medioevo cruento e crudele, nasce così l’appassionante storia d’amore tra una donna bellissima, pronta a sfidare il pericolo per amore, e uno schiavo dal passato misterioso.


“Lo schiavo di Antiochia”
Ornella Albanese
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1200
Uscita: maggio 2020



Davvero molto molto bello.
Tanti romanzi di Ornella Albanese mi sono piaciuti in passato, ma in questo romanzo ho trovato uno stile diverso, meno dolce del solito, con scene piene di avventura e cinico realismo, con personaggi spesso spietati. 
Ci sono donne e uomini del loro tempo, non edulcorati per farli piacere ai nostri gusti moderni, ma ben calati nel contesto storico. Che è un contesto violento e brutale, dove le esistenze sono brevi e vanno vissute al massimo, anche se ci vogliono anni per tornare a casa e mettere a punto un piano di vendetta.

Non sono moltissimi i romanzi ambientati nel periodo delle Crociate, ma quando io sento "Normanni", già mi parte un moto di simpatia istantanea.
Qui siamo intorno al 1100, a Hydruntum, l'odierna Otranto, in una terra dove convivono accanto bizantini e normanni, signorotti e famiglie di guerrieri, da dove partono e tornano (o non tornano) in continuazione generazioni impegnate nelle guerre di liberazione della Terrasanta.
Elèni Akantos è la secondogenita di una famiglia senza eredi maschi, quindi con un feudo esposto alle brame voraci dei confinanti. 
Per quanto il padre abbia risolto il problema pianificando un matrimonio combinato per una delle figlie, Elèni è forse l'unica che si rende conto, in parte, della fragilità del loro status e della natura degli uomini che vengono cercati come alleati.
L'acquisto di uno schiavo, come dono per ingraziarsi proprio il vicino Gaddo, è l'evento scatenante che muta completamente la sua vita e il suo modo di pensare.

Lo schiavo, infatti, questo "Normanno Rinnegato" che non abbassa il capo e non rinuncia allo sguardo di sfida, neanche legato a una catena, è davvero un'incognita tutta da scoprire...

Ritmo incalzante, belle descrizioni, molti colpi di scena. 
E siccome io amo battaglie e scontri, nonché assedi, anche in questo non sono stata delusa.

Amarilli

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