Pensieri su “Gioco d’amore” di Mathilda Blake

Figlia di un imprenditore statunitense, Clarissa Claremont ama dipingere, sogna di allevare cani di razza ed è convinta che una donna non debba realizzarsi solo nel matrimonio. 

Ma anche per una ragazza come lei è inconcepibile che il padre stia cercando di ottenere l’esclusiva per la distribuzione negli Stati Uniti dell’ultima invenzione per signora, il vibratore a batteria progettato in Inghilterra dal dottor Granville. 

Tutta colpa di quel farabutto di Donovan Preston, un affascinante seduttore che dietro l’apparente sfrontatezza cela però qualcosa di diverso. E la loro reciproca attrazione è destinata a diventare irresistibile, complice il viaggio che i due sono costretti a compiere insieme oltreoceano…



GIOCO D’AMORE 
Mathilda Blake
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 189
Uscita: giugno 2020
Epoca: 1899



Le ragazze di buona famiglia  non avevano pulsioni. 
Non avevano grilli per la testa. 
A meno che non fossero isteriche.


Questo è il secondo romanzo che leggo di quest'autrice #madeinItaly e anche stavolta ne sono rimasta piacevolmente colpita, sia per l'originalità che per la scelta accattivante dei personaggi (a cui va aggiunta una cagnolina malandrina...).

L'originalità sta certamente nella missione che viene affidata a Clarissa: se siamo abituate a donne determinate, che già in passato cercavano il riscatto, pretendendo di realizzarsi anche fuori di casa, è indubbio che nessuna di loro si era ancora contraddistinta per tentare di promuovere una rivoluzione femminile chiamata... vibratore!

In realtà a confidare nelle proprietà terapeutiche (e nel successo commerciale) del marchingegno, antesignano di coniglietti o rossetti con piacevoli pulsazioni/vibrazioni segrete, è il padre, che spinge Clarissa ad attraversare l'oceano, diretta in Inghilterra, per ottenere l'esclusiva commerciale.
In effetti, in quel periodo si era diffusa la convinzione che per curare malesseri del sesso debole (sesso notoriamente malaticcio) come depressione o malinconia o la famosa "isteria" potesse rivelarsi utile il massaggio pelvico manuale (ebbene sì, un distinto dottore, ben pagato, massaggiava la zona per provocare un orgasmo nella paziente e toglierle ansie, nervosismo e inquietudine...).
Da qui i primi vibratori.

Per fortuna, nella sua missione transoceanica (che si unisce a quella di trovare un compagno di razza per la sua adorata cagnolina) la nostra sarà affiancata da Donovan, una sorta di avventuriero-faccendiere, con tante intuizioni, la risposta pronta, e svariati segreti da scoprire.

Molto carini i bisticci dei due, dialoghi frizzanti, ben calibrate le incomprensioni che sfociano in un meritato lieto fine.

Amarilli


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