Esce oggi "L'ODORE DELLA COLPA" di Tony J. Forder - la nostra recensione

Dodici anni dopo aver lasciato Peterborough, il detective Bliss torna a far parte della squadra Crimini Maggiori e si ritrova coinvolto in un’indagine su un serial killer.
Penny Chandler è stata promossa a sergente e lavora a Londra, nella divisione del MET che si occupa di crimini sessuali. Quando però vengono denunciati due stupri a Peterborough, l’agente si offre volontaria per interrogare le vittime e ben presto nota un possibile collegamento tra gli stupri e l’indagine per omicidio di Bliss.
Potrebbe esserci un solo responsabile per entrambi i casi?


Per riuscire a catturare l’assassino, però, Bliss deve scoprire il suo movente.
Un movente che sarebbe dovuto rimanere sepolto nel passato…


Titolo: L’odore della colpa
Titolo originale: The scent of guilt
Serie: Bliss #2
Autore: Tony J. Forder
Traduttrice: Raffaella Arnaldi
Editore: NUA Edizioni
Genere: Thriller
Lunghezza: 400 pagine
ISBN ebook: 978-88-31399-06-7
ISBN cartaceo: 978-88-31399-07-4
Prezzo ebook: € 5,99
Prezzo cartaceo: € 15,00

Uscita: 25 giugno 2020







“Se la mia reputazione mi precede, posso solo dire: 
non credete a tutto quello che leggete sui muri dei cessi”


Con un lungo intervallo di 12 anni incontriamo ancora il tormentato ispettore Bliss, lo troviamo un po' meno tormentato a quanto dice lui, dopo essersi avvicinato al confucianesimo e alla meditazione, infatti ora dice molte meno parolacce, ma ancora provato dalla sindrome di Ménierè che lo assilla e lo limita quasi costantemente. 
Ritroviamo anche il sergente Penny sempre acuta e in gamba con la sua immutata e triste storia sulla figlia rapita e senza speranza di lieti epiloghi. 

Confesso che riallacciare le loro vite dopo un lasso di tempo così ampio mi ha un poco destabilizzata, personaggi che erano molto presenti nel primo libro non li incontreremo più, molte esperienze hanno cambiato Bliss e persino i suoi cani sono ormai solo un altro doloroso ricordo. 

Ma qualcosa non è cambiato rispetto a “Malvagio fino all’osso”: infatti il luogo è lo stesso, la fumosa località di Peterborough e ritroviamo nell’ufficio dell’ispettore l’incazzometro, a cui a mio personalissimo avviso è stato dato troppo poco spazio nella storia :). 

Danno inoltre sempre belle soddisfazioni i dialoghi/scontri con i suoi sottoposti o con i superiori, le meditazioni profonde non sono riuscite a rendere Bliss meno refrattario alle regole, per questo è sempre visto come una sorta di paria da tenere a bada, e devo dire non a torto a volte, inoltre anche in questo capitolo ci sarà chi tenterà di mettergli i bastoni tra le ruote, il suo passato è un’ombra ingombrante, le sue azioni o presunte tali sono ancora e in questa vicenda più che mai la sua eterna zavorra. 

La parte investigativa è stata piacevole, tanti elementi accattivanti, ok diciamo pure morbosi, e anche la svolta oltreoceano è stata interessante; è bello allacciare i vari fili e assistere alla formazione del “germe dell’idea” nella testa del buon segugio Bliss. 

Lucia

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