Pensieri su "VIE DI FUGA" di Lucrezia Sarneri

«Sogna una storia “alla Jane Austen” da sempre, ma vive Moravia».

Non è l’inizio di una commedia romantica ma è la vita di Giulia, trentasette anni e il timore costante di aver scelto la strada sbagliata.
L’unica volta che si è sentita in pace con la propria coscienza, perché non ha cercato la fine di una storia prima ancora di viverla e ha sposato suo marito, be’... l’amore si è trasformato in quieto affetto.
Nel frattempo ha trovato la sua via di fuga dalla realtà, quello che le sembra l’Amore con la “a” maiuscola, e si è incastrata in una conversazione a suon di notifiche che fanno trepidare il cuore, battute brillanti, selfie da inviare con nonchalance e ultimi accessi da controllare.

Lui è Carlo, ed è sposato.
Essere amanti è romantico solo il primo anno, e ai tempi della messaggistica istantanea solo il primo mese. Perché non c’è niente di peggio delle spunte blu quando lui visualizza e non risponde. Forse.
Un giorno Internet salta, i social vanno in down, gli smartphone smettono di funzionare e “sta scrivendo” resta sullo schermo all’infinito. Non sono più i tempi di Harry ti presento Sally, adesso c’è Fleabag. E quando tutte le vie di fuga svaniscono e ti ritrovi in un bar di provincia a controllare
ossessivamente la connessione che non torna, rimane soltanto una cosa da fare: smettere di rifugiarti nel mondo del “e se?”, tirare fuori dal cellulare tutto quello che ci hai nascosto e prendere delle decisioni.

Lucrezia Sarnari, con una scrittura viva e pungente, ci racconta quello che non si osa dire sui sentimenti e sull’amore ai tempi di WhatsApp.
Leggendo questa storia inciampiamo nella vita di Giulia ma anche nelle nostre.


LUCREZIA SARNARI
VIE DI FUGA
Editore: Rizzoli
Pagine: 303
Uscita: 3 giugno 2020



Vie di fuga, sottotitolo “La vita da adulti fa schifo”, ecco le prime parole in cui ci imbattiamo nella copertina, in due brevi frasi sono condensati i contenuti del bel libro della Sarnari.
Un libro che parla di un argomento molto attuale, ovvero l’influenza della tecnologia nella vita quotidiana.

A causa di una fantomatica tempesta solare in una non meglio precisata parte del territorio italiano vengono a cessare le comunicazioni virtuali, niente social network, assenza di connessione ad internet, impossibilità di fare chiamate dal cellulare, quest’ultimo oggetto è protagonista incontrastato nella storia, prezioso scrigno di un’altra vita, quella virtuale e in questo caso la faccia nascosta della vita vera.
Questo infausto accadimento getta nello sconcerto la popolazione, i giovani sono disorientati e confusi, ma è sugli adulti che si avventeranno gli effetti più nefasti.

Un libro corale in cui si vedono più aspetti legati a questa vita nascosta nei cellulari, a partire dalla infelice protagonista, e poi via via scopriremo i segreti delle sue amiche e di tutti gli altri personaggi che compariranno tra queste pagine.

La narrazione vivace riesce a intrigare pur parlando di insoddisfazioni, di insicurezze, di vite quotidiane che non sono sempre facili e spesso trovano il loro equilibrio proprio grazie alla tecnologia, fida custode e celere messaggera delle più recondite pulsioni.
Così se lo stallo delle interazioni bloccherà l’invio di una foto privata, la nuova gogna mediatica, l’assenza della vita virtuale con il suo sfogo sfaserà completamente proprio le generazioni più adulte che non troveranno più il loro equilibrio venendo a mancare quella importantissima parte di vita nascosta che rendeva vivibile anche l’esistenza alla luce del sole.


…quella possibilità, che ci permette di immaginare altre numerose vite, sia salvifica per molti di noi: una via di fuga senza dover davvero fuggire. È sopravvivenza. La verità è sopravvalutata,(…). Fa schifo, lo so, ma non c’è niente di più reale delle nostre zone d’ombra.


Libro ben scritto, agile e sfaccettato, si fatica a staccarsene.

L’autrice svolge il tema che ha scelto in modo arguto, amaro e ironico grazie a personaggi ben caratterizzati, una narrazione trascinante e un finale sardonico.

Lucia

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