Pensieri su IN MILLE PICCOLI PEZZI di Nicole Edwards

Mia Cantrell è felice di essersi sbarazzata di un marito bugiardo e traditore. Una volta concluse le pratiche del divorzio, Mia riprende in mano le redini della sua vita. Sta imparando a rimettere insieme i cocci e a vivere un giorno per volta, riprendendo il controllo. Peccato che l'universo abbia ancora in serbo alcuni ostacoli per lei.
Phoenix Pierce si sta riprendendo dopo la morte di suo padre. Ha un'azienda multimilionaria, possiede una squadra di hockey, e ha una schiera di donne disposte ad andare a letto con lui per una notte di sesso scatenato, ma sembra aver perso interesse per tutto. Finché non incontra Mia. Mentre cerca di conquistarla, però, resta ancora un problema: avere l'altra persona che desidera, l'uomo che ha negato a se stesso per anni.
Tarik Marx pensa che nessuno potrà mai riempire il vuoto nella sua vita come ha fatto Phoenix senza saperlo. Finché non incontra Mia. Tarik ha avuto un'infanzia difficile, e non sa cosa significa essere amato davvero. Con questo bagaglio pesante, ora deve cercare di capire come avere entrambi. Sarà possibile ricomporre mille piccoli pezzi? E il legame sarà davvero più forte di prima?


Autore: Nicole Edwards
Titolo: In mille piccoli pezzi
Editore: Newton Compton
Pagine: 544
Genere: erotico, MMF (triangolo)
Uscita: 20 marzo 2017


***

Se non altro un libro che mi ha messo di buon umore: come non sogghignare?
Direi che questa è la conferma di come si possa scrivere un MM romance con belle scene, e riuscire a rovinarlo per trasformarlo in un triangolo tiepido con aggiunta di femmina rassicurante. 
Tutto per consentire alle benpensanti di leggerlo di nascosto senza farsi pare mentali sul fatto di leggere scene gay e di apprezzarle da morire... [ma cosa pensi? Io non leggo quelle cose là, no, no!!]
Ecco quindi che avrete un libro in cui le (poche) scene dove i due sexy-sportivi-fascinosi rimangono (finalmente) da soli sono le uniche scene da salvare.
Tutto il resto, dal contorno ai dialoghi, sono di una banalità sconcertante.
Diciamo centinaia di pagine di riempitivo, di brodo allungato, che si possono tranquillamente saltare.
Mia, la sottiletta bionda in mezzo al sandwich, resta una sottiletta bionda, per quanto rumorosa e invadente [odddioooooo - più forte, più forte, ecc. ]. Ci viene costantemente ribadito che, pur essendosi sposata giovanissima con un super manzo milionario, "la sua esperienza sessuale era estremamente limitata" (ma dai...) e quindi le sue prodezze istantanee sono la solita finta sorpresa (ero timida e repressa, e invece sono una super player in acrobazie erotiche).
Di Tarik, il maschio numero uno, ci viene detto fino alla nausea che lui "era estremamente intimidatorio", come se questo bastasse a delineare un intero personaggio. Lui è estremamente tutto, e quindi apprendiamo anche che l'autrice, o la sua traduttrice, amano questo aggettivo in tutte le salse e in tutte le frasi.
Phoenix, il maschio numero due, è l'apoteosi del "boh". Ma cosa avrà di speciale? 
"Cos'è che fai?" chiese Mia. "Un po' di tutto", rispose semplicemente lui . "Fondamentalmente finanzio start up". "Grandioso". 
Grandioso lo dice il lettore, caso mai, dopo che ci siamo sorbiti duecento pagine dove il nostro fa jogging, spia la coinquilina, si dà piacere di nascosto come un adolescente, si eccita come un adolescente, sbuffa con la madre come un adolescente e si fa docce... ovvero passa la vita a fare tutto, tranne che a occuparsi di start-up.
E poi, a letto, è davvero un principe, pieno di pensieri dolci per la sua donna ("No, poteva immaginarla a cosce spalancate in qualsiasi altro posto, ma non lì" oppure "Sbattè un'altra volta dentro di lei, poi due, tre, fino a che il grido della donna non ruppe il silenzio, allora la impalò ancora una volta, venendo con uno slancio che spostò la terra dal proprio asse."). 
E la storia? C'è una storia? Mah.
Forse i veri protagonisti sono gli ascensori. 
A parte che sono "lenti come melassa d'inverno", arrivano, partono, ritardano, e salgono e scendono, occupando decine di pagine. E tutto sembra accadere al loro interno.
In conclusione: 3 stelline per le scene summenzionate, 2 stelle con corredo di sbadigli per il libro nel suo complesso.

Amarilli

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