Pensieri su "AMOR ERETICO" di Cathlin B
Anno Domini 1037.
Un giovane monaco in viaggio verso Roma.
Un cavaliere sulla via per Vercelli, sua città natale.
Il loro incontro sembra voluto dal destino, ma c'è qualcuno che li osserva ed è pronto per giudicarli. Sulle Alpi dell'XI secolo qualcosa sta nascendo, qualcosa di proibito.
Quando essere scoperti vuol dire rischiare tutto, come può un amore eretico sopravvivere?
Autrice: Cathlin B
Titolo: Amor Eretico. In vita omnis finis novum principium est
Editore: Self
Genere: MM, storico, novella
Uscita: aprile 2017
Prezzo ebook: 2,99 €
Un cavaliere sulla via per Vercelli, sua città natale.
Il loro incontro sembra voluto dal destino, ma c'è qualcuno che li osserva ed è pronto per giudicarli. Sulle Alpi dell'XI secolo qualcosa sta nascendo, qualcosa di proibito.
Quando essere scoperti vuol dire rischiare tutto, come può un amore eretico sopravvivere?
Autrice: Cathlin B
Titolo: Amor Eretico. In vita omnis finis novum principium est
Editore: Self
Genere: MM, storico, novella
Uscita: aprile 2017
Prezzo ebook: 2,99 €
***
La bellezza è opera del Demonio,
che vuole portare alla perdizione tutti coloro che la ammirano.
Un giorno di fine estate, poco dopo l'anno mille. Due pellegrini, uno giovane e uno più vecchio, procedono lenti tra valichi e vette lungo la Via Francigena. Il chierico diciassettenne, una volta figlio di nobili, deve fare penitenza per un crimine innominabile e porre rimedio alla bellezza con cui è nato, una maledizione che tenta gli uomini e li porta lontano dalla via benedetta, lontano dalla preghiera e dai sentimenti più puri.
Il vecchio che lo accompagna lo considera nulla più di un demonio e non esita a dichiararlo a chiunque incontra: tutto, dai capelli biondi, alla bocca carnosa, sino alle mani delicate, ogni curva di quel viso, ogni lembo di pelle di quel corpo non è che un marchio evidente del peccato.
Soltanto un mercante saprà guardare oltre quella maledizione e offrire un'opportunità, tra mille pericoli e insidie, in un destino che sembra ormai segnato.
Dopo alcune novelle contemporanee, Cathlin B si cimenta con un'ambientazione storica e lo fa senza cercare la strada più facile, scegliendo un'epoca poco nota e priva di grandi richiami per il lettore, facendosi ispirare da documenti e vicende locali.
Eppure, anche senza battaglie e senza grandi fatti storici, la sua narrazione riesce in meno di cento pagine a trasportarci appieno in un medioevo buio, freddo, pervaso da ignoranza e superstizione, dove davvero gli uomini erano ancora in balia di pregiudizi quotidiani, quasi sempre fondati su un volere divino travisato per i motivi più abietti ed egoistici.
Diciamo che si tratta di un'epoca in cui non avrei mai voluto vivere e che viene qui resa con crudo realismo.
Nel complesso, un racconto pregevole che non posso non consigliare.
Sebbene quest'autrice abbia sempre scritto con bravura, direi che qui lo stile si è davvero perfezionato.
I capitoli si aprono con paragrafi veloci ma intensi, le descrizioni sono rese vivide con poche pennellate sapienti, i personaggi sono resi credibili nei loro desideri e nei loro tormenti.
Ho davvero apprezzato anche le note poste a corredo dell'opera, che hanno ulteriormente confermato l'accuratezza storica dei dettagli.
Capisco che è una novella, però un po' dispiace che finisca così presto, con la curiosità di vedere Dunstan e Vittore nella loro nuova vita.
Il vecchio che lo accompagna lo considera nulla più di un demonio e non esita a dichiararlo a chiunque incontra: tutto, dai capelli biondi, alla bocca carnosa, sino alle mani delicate, ogni curva di quel viso, ogni lembo di pelle di quel corpo non è che un marchio evidente del peccato.
Soltanto un mercante saprà guardare oltre quella maledizione e offrire un'opportunità, tra mille pericoli e insidie, in un destino che sembra ormai segnato.
Dopo alcune novelle contemporanee, Cathlin B si cimenta con un'ambientazione storica e lo fa senza cercare la strada più facile, scegliendo un'epoca poco nota e priva di grandi richiami per il lettore, facendosi ispirare da documenti e vicende locali.
Eppure, anche senza battaglie e senza grandi fatti storici, la sua narrazione riesce in meno di cento pagine a trasportarci appieno in un medioevo buio, freddo, pervaso da ignoranza e superstizione, dove davvero gli uomini erano ancora in balia di pregiudizi quotidiani, quasi sempre fondati su un volere divino travisato per i motivi più abietti ed egoistici.
Diciamo che si tratta di un'epoca in cui non avrei mai voluto vivere e che viene qui resa con crudo realismo.
Nel complesso, un racconto pregevole che non posso non consigliare.
Sebbene quest'autrice abbia sempre scritto con bravura, direi che qui lo stile si è davvero perfezionato.
I capitoli si aprono con paragrafi veloci ma intensi, le descrizioni sono rese vivide con poche pennellate sapienti, i personaggi sono resi credibili nei loro desideri e nei loro tormenti.
Ho davvero apprezzato anche le note poste a corredo dell'opera, che hanno ulteriormente confermato l'accuratezza storica dei dettagli.
Capisco che è una novella, però un po' dispiace che finisca così presto, con la curiosità di vedere Dunstan e Vittore nella loro nuova vita.
Il viso del cavaliere era tanto vicino da poter sentire il profumo del vino che aveva appena bevuto.
Era tentato di raccontargli tutto quanto. Si girò verso di lui per valutarlo e ammirarlo. Era bello.
Occhi verdi come le foglie di quercia e morbidi riccioli color miele che gli scendevano sul volto.
Il suo viso era molto vicino e la mano così accostata alla sua coscia che poteva sentirne il calore, mentre le nocche premevano contro le braghe per tormentarlo.
Il suo viso era molto vicino e la mano così accostata alla sua coscia che poteva sentirne il calore, mentre le nocche premevano contro le braghe per tormentarlo.
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