Pensieri su "SUMMER BEACH" di Francesco Sansone

Dopo quasi un anno trascorso a soffrire per la fine della sua storia d’amore, Mattia risponde a un annuncio di lavoro stagionale presso il lido balneare Summer Beach. Quando Simone, il proprietario, gli dice che il posto da cameriere è suo il ragazzo lascia Palermo e si trasferisce a Balestrate, ma ben presto si rende conto che il Summer Beach non è uno stabilimento come gli altri. 
Qui fa amicizia con Davide e Lud, con cui condivide l’alloggio, e incontra Roberto che rimane folgorato dalla sua bellezza, ma che a causa del suo passato oscuro, non riesce a vivere serenamente ciò che sente per Mattia. 
Intanto la crisi economica che ha colpito l’intero Paese ha delle ripercussioni sugli affari del Summer Beach che rischia di chiudere. 
Riuscirà Mattia a dimenticare il suo passato, a dissipare i timori di Roberto e aiutare il lido a non fallire?

Autore: Francesco Sansone
Titolo: Summer Beach
Editore: self
Formato: digitale Asin B01HLNEG9E
Uscita: 26 giugno 2016
Genere: contemporaneo, commedia, MM

***

«Ho dimenticato una cosa.» Roberto si avvicinò, fino a quando le punte dei loro nasi non erano distanti solo di pochi centimetri. Entrambi sentirono una strana sensazione assalirli. Era un’emozione intensa e piacevole che li faceva stare bene.
«Cosa?» Mattia si guardò intorno, cercando di trovare qualcosa fuori posto da sistemare.
«Questo!» Roberto si gettò sulle sue labbra baciandolo con desiderio. Era dal primo istante che desiderava sentire il sapore di quella bocca e finalmente trovò il coraggio di agire. 

Già la cover fluo (davvero carina) fa presagire il tono molto dolce ed estivo di questa storia. “Summer Beach” offre una trama lineare, senza grandi scossoni emotivi, che però riesce a raccontare un intreccio di più storie, e anche a dare un certo spessore ai protagonisti. 
Tutto ruota intorno a un locale gay sulla spiaggia, dove il giovane Mattia prende servizio, entrando ben presto in contatto con i padroni e gli altri camerieri. L’ambiente è all’apparenza spensierato, con amori sulla sabbia, incomprensioni, gelosie, tipici della stagione (e non manca neppure l’elezione di “Mister slip bagnato”, con l’immancabile successo…). Però c’è spazio anche per problematiche più serie, dalle difficoltà lavorative alle difficoltà esistenziali-familiari, che rendono i vari personaggi più vicini a noi e più credibili, di carne e non solo di carta.
Di quest’autore avevo già letto un’opera dal sapore più prettamente autobiografico, e devo dire che apprezzo il suo proposito di mantenersi comunque aderente alla realtà, facendoti sentire come “vissute” (o comunque ispirate alla sua esperienza) le cose che narra. 
In conclusione: un romanzo lieve ma nient’affatto “da ombrellone”, dove prevalgono semplicità e trasparenza, senza cercare facili sentimentalismi o drammoni.
Per quanto riguarda la forma, invece, la definirei ancora un po’ acerba: quindi un suo miglioramento non potrebbe che rendere ancora più apprezzabile l’intero prodotto.

«Casa è dove ci si sente bene, non è così?» chiese Mattia, ripetendo la frase che Simone gli aveva detto poche settimane prima. 
«Sì, dove ti senti felice.»

Amarilli

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