Pensieri su "CHIMICA ORGANICA" di Andrew Grey

Brendon Marcus si è rivelato un genio fin da piccolo ed è riuscito a diventare professore universitario appena compiuti i vent’anni. Il lavoro e la scienza sono tutta la sua vita. Le persone, invece, lo confondono. Quando Josh Horton, l’assistente del coach di football, lo corteggia, Brendon non sa cosa fare.

Anche Josh ha i suoi problemi. Ha genitori di successo che non sono felici della sua carriera e ad alcuni dei giocatori non piace avere un allenatore gay. Comincia ad avere dei dubbi sul suo futuro, ma Brendon riesce a far brillare il mondo di una luce migliore. 
Quando il capo-dipartimento di Brendon comincia a creargli dei problemi, Josh e Brendon scoprono che aiutarsi l‘un l‘altro è il modo migliore per aiutare se stessi.

Autore: Andrew Grey
Titolo: Chimica Organica

Serie: Questione di chimica, Libro 1
Editore: Dreamspinner Press
Cover Artist: Aaron Anderson
Traduttore: Martina Volpe
Genere: MM, contemporaneoPagine 91
ISBN-13 978-1-63533-095-3
Uscita: 11 ottobre 2016



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“E’ bello?” chiese Josh, e Brendon borbottò qualcosa. 
Non ricordava un solo momento della sua vita in cui tutte le parti della sua mente si erano concentrate su una sola cosa, un solo punto. Fino ad allora, la sua mente era sempre stata un’autostrada con molte corsie, ma in quel momento sembrava una strada di campagna che conduceva solo a Josh.

Un racconto breve, che però non mi ha suscitato nulla, se non fastidio.
Scusate, ma non se ne può più di questi personaggi geniali e pseudo-autistici al contempo, oppure pseudo-geni ma con disturbi comportamentali, sociali, deficit di attenzione, ecc. che vengono suggeriti e mai identificati, al solo scopo di voler catturare empatia e dolcezza nei lettori. 
Lo hanno già fatto al cinema, e tutti a dire: wow, è tontolone, ma in realtà è un genio in tutto il resto.
E' solo una presa per ii fondelli per chi si trova costretto a confrontarsi con questa realtà tutti i santi giorni. 
Le persone geniali in quel mondo saranno lo 0,001%. Il resto sono soltanto lacrime, incomprensione, sofferenza e sportellate in faccia per loro e per chi vuol loro bene. 
Smettiamo di creare pie illusioni a scopo "romanzo strappa-lacrime-quanto-sono-un autore-profondo-e-bravo". 
Prendiamo il personaggio di Brendon: sarà anche un ricercatore-dottorando di un'intelligenza superba, ma nella vita ha un'evidente ritardo-immaturità psichica-affettiva. 
L'autore spiega forse qualcosa? No, tutto sfumato. 
E Josh: praticamente lo punta da subito, con scene in cui l'altro continua a nominare la mamma, oppure manifesta disagio. Non si spiega perchè un tizio belloccio e in forma dovrebbe innamorarsi di un tipo così? Compassione, senso del dovere, colpo di fulmine? Neppure questo viene detto.
Ne esce un testo confuso, a tratti (per me) irritante. 
Non è che non se ne possa scrivere, per carità. Però io la penso così: se vuoi dare un messaggio sui disagi psicologici-comportamentali che affliggono certe persone e aiutare davvero, utilizza pure l'argomento per le tue vendite, altrimenti astieniti con dignità.

Amarilli

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