Pensieri e riflessioni su "Danzando sui vetri rotti" di Ka Hancock

Titolo: Danzando sui vetri rotti
Autore: Ka Hancock
Editore: Leggereditore
Collana: Narrativa
ISBN: 8865081988
ISBN-13: 9788865081983
Pagine: 448

Sinossi:
Lucia Houston e Michael Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano la notte del ventunesimo compleanno di Lucia, è subito amore. Nonostante le perplessità delle sorelle di lei e la gestione oggettivamente difficile di un rapporto che si consuma fra momenti di armonia, pause fatte di assordanti silenzi e i periodi di down che Michael supera nella clinica dove viene tenuto in cura da uno psichiatra che è quasi un padre putativo, i due non possono fare a meno l’uno dell’altra. Cauti a ogni passo, Lucia e Michael sono determinati a portare avanti la loro relazione consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza. Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio dopo un controllo di routine di Lucia. Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde sfumature.

Il mio pensiero:
"Danzando sui vetri rotti" di Ka Hancock è un romanzo da poco pubblicato dalla Casa Editrice Leggereditore (4 ottobre) basato su una vicenda privata della stessa autrice, che ha lavorato a lungo nel reparto di psichiatria dell’LDS Hospital di Salt Lake City.

Preparatevi a leggerlo con una grossa scorta di fazzoletti accanto perché vi assicuro che verserete tante lacrime.
Credetemi, ma anche adesso che sto cercando di stendere le mie impressioni su questo stupendo romanzo a stento riesco a trattenerle.
Tutte le premesse facevano pensare ad una storia strappacuore, per cui ero anche preparata in un certo senso alla lettura, ma trovarmi catapultata in quella realtà attraverso le delicate parole delle Hancock, affascinata dai suoi personaggi, e assorbita dall'amore che traspare da queste quattrocento pagine è tutta un'altra cosa. È stato impossibile resistere e trattenere le copiose lacrime. Sarà che era parecchio che non leggevo più un romanzo così delicato ed allo stesso tempo profondo, ma questo libro mi ha letteralmente conquistata e ha scalato la mia classifica personale di romanzi da tenere nel cuore.
Ho chiuso il libro, con qualche pagina segnata dalle lacrime, con delicatezza e quasi non volevo staccarmi da lui per riporlo nello scaffale degli "intoccabili". Chi legge tanti romanzi sa che ad un certo punto dovrà fare i conti con lo spazio della libreria (che sembra sempre troppo piccolo) e qualche libro, purtroppo, verrà inscatolato, regalato, scambiato... ma penso che tutti abbiano quel posto, non solo metafisico all'interno del proprio cuore, ma anche reale, sullo scaffale, dove riporre quei romanzi che ormai fanno parte della sua vita; quei romanzi che vorrà rileggere ancora e ancora senza volersene mai separare. Ecco, Danzando sui vetri rotti per me, è uno di quelli.

«Lucy, ogni matrimonio è una danza; a volte complicata, a volte deliziosa, il più delle volte senza eventi rilevanti. Ma con Mickey ci saranno momenti in cui la vostra danza sarà sui vetri rotti. Sarà dolorosa. O fuggirete da questo dolore e vi terrete ancora più stretti e danzerete su  questi vetri fino ad un punto meno accidentato».
  
E così è stato... Mickey è affetto da una malattia mentale che che lo costringe a sottoporsi a continui controlli ed a volte, ad internamenti forzati in ospedale per ristabilire il perfetto equilibrio nella chimica del suo corpo. Lucy invece ha alle spalle un triste passato segnato dalla lotta contro il cancro (anche sua madre morì di questo terribile male quando lei aveva solo diciassette anni); lei stessa ha già subito un intervento e fatto i conti con il  suo demone.
Ma si amano e si sposano. E il loro amore è forte. Mickey è l'uomo amorevole e dolce che Lucy ha sempre cercato e Lucy è l'ancora di salvezza di Mickey. Dopo undici anni di matrimonio non possono pensare nemmeno lontanamente una vita l'uno senza l'altra.
Consci della loro precarietà hanno stilato un "contratto" che, tra i vari punti, prevede anche il comune accordo di non avere figli. Lucy infatti si è sottoposta ad un intervento chirurgico per chiudere le tube. Niente può contro il destino però... così che un piccolo valoroso nuotatore riesce a far sbocciare una nuova vita.
Da qui intraprendono insieme un nuovo e lento percorso fatto di attesa, gioia, felicità e timori. Ma una bella e gentile signora, vecchia conoscenza di Lucy, l'attende...

«Lulu, tu ricordi di essere nata?
Visto? La morte è lo stesso. Te ne dimentichi».

La storia ci viene narrata da Lucy, che con trasporto ci racconta la sua vita, e da Michey, mediante le pagine del suo diario, in una piacevole alternanza tra passato e presente.

Manca personalmente anche a me Lucy: una moglie stimata che ha sempre lasciato la dignità al marito ed amorevole fino all'ultimo respiro. Una donna forte, coraggiosa e audace. Una persona in grado di guardare oltre.
Parola dopo parola, pagina dopo pagina, le ore sono trascorse in sua compagnia senza che me ne rendessi conto ed ora è come se l'avessi sempre conosciuta e ma subito persa...
Anche Michey mi ha immediatamente affascinata perché è un uomo vero e reale in grado di conquistare la donna del suo cuore con semplici gesti e attenzioni, nonostante danneggiato e spaventato.

«Un piede davanti all'altro, tutto qui, Lil. Nessuna magia.»

Mi mancheranno tutti così tanto perché leggendo mi son sentita parte di quella piccola comunità fatta di affetto, collaborazione e comprensione. Le sue sorelle Priscilla e Lily, il cognato Ron, la dottoressa di Lucy, Charlotte, ed il medico di Michey, Gleason, i vicini di casa... gli amici... tutti ti stringono e ti conquistano con il loro calore.
Ogni pagina è un'esplosione d'amore.

Non voglio anticiparvi le perle di saggezza, come l'amorevole fiaba che cela al suo interno. Vi invito di cuore a leggerlo.

«Un breve sonno e ci destiamo eterni. Non vi sarà più morte... »

Sono i particolari ed i dettagli che più mi hanno colpita. Non capita spesso di aver la possibilità di conoscere così a fondo dei personaggi e tutto ciò contribuisce a rendere il romanzo indimenticabile.

Un romanzo d'esordio unico e speciale. Il nome di questa autrice e dei suoi personaggi è stato inciso in modo indelebile nel mio cuore.
Assolutamente consigliato.
Stefania

8 commenti:

  1. Finisco Angel e mi ci fiondo. Splendida recensione. Già so che soffrirò.. e ti odierò per questo! :P

    RispondiElimina
  2. Stupenda recensione, il libro è li che mi aspetta, preparo i fazzoletti!

    RispondiElimina
  3. bellissima recensione. mi si stringe il cuore solo a leggere la trama

    RispondiElimina
  4. Di questo libro preferisco conservare il ricordo della tua recensione, ma non leggerlo mai. Davvero non ce la farei: mi fanno più paura libri del genere che quelli horror (e sono una superfifona!)... però potrò consigliarlo a chi vuole una storia simile, mandandoli qui a farsi convincere dalle tue parole ;)

    RispondiElimina

Powered by Blogger.