Pensieri e riflessioni IN ANTEPRIMA su "Il diario di velluto cremisi" di Sarah Jio
Titolo: Il diario di velluto cremisi
Autore: Sarah Jio
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
ISBN: 8842920584
ISBN-13: 9788842920588
Pagine: 329
IN LIBRERIA DALL'11 OTTOBRE
Sinossi:
È, ormai notte quando Emily sale sul traghetto per Bainbridge Island, poche miglia al largo di Seattle. Davanti a sé, le luci dell'isola la accolgono come un abbraccio. Quel luogo è sempre stato il suo rifugio, la sua oasi di tranquillità, ed è quindi il posto ideale per dimenticare, per lasciarsi alle spalle le carte del divorzio appena firmate, il romanzo che il suo editore attende con ansia, ma che lei non ha ancora scritto, e l'oceano di rimpianti che la opprime. Così, per qualche tempo, sarà di nuovo ospite dell'anziana zia Bee, nella casa in cui, da ragazzina, ha trascorso lunghe estati luminose e spensierate. E proprio in quella grande casa, piena di fotografie in bianco e nero e di stanze chiuse a chiave, Emily scopre qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: un diario con una consunta copertina di velluto cremisi, in cui una donna di nome Esther racconta la sua storia d'amore con Elliot, una storia che risale al 1943, avvincente e tragica, esaltante e impossibile. Ma chi sono Esther e Elliot? Sono esistiti davvero? E perché quel diario si trova lì, in casa di zia Bee? Nessuno sembra disposto ad aiutare Emily a far luce sul mistero; anzi, di fronte alle sue domande, tutti si chiudono in un ostinato silenzio. Ma, per Emily, capire cosa sia accaduto a quella donna - così lontana eppure così simile a lei - diventa una ragione di vita. Come se il segreto nascosto tra le pagine di quel diario la riguardasse da vicino...
Il pensiero di Amarilli73:
Finalmente un vero bel romanzo! Una trama semplice, ma costruita ad intarsio, dove tutte le tessere, anche le più piccole, anche quelle meno in evidenza, trovano lentamente il loro posto, pagina dopo pagina, componendo un delicato acquerello.
Immaginate una spiaggia bianca, in riva all’oceano, al tramonto, immaginate un uomo e a una donna che corrono tenendosi per mano. Felici. Solo che, fino a lettura finita, non saprete se questo è l’inizio o la fine di una storia, oppure l’inizio di una, e, viceversa, la fine di un’altra, perché in questo libro sono racchiuse molte storie, intrecciate tra loro.
Emily, autrice di un unico romanzo di successo, ed ora bloccata da anni davanti ad un foglio vuoto, vorrebbe lasciare New York, per curare le proprie ferite d’amore e per ritrovare l’orgoglio smarrito. Soprattutto, vorrebbe trovare la vecchia ispirazione perduta (“La sua musa si era ammalata e la sua prognosi non era delle migliori”).
Vorrebbe trarre ispirazione da dentro di lei, ma la sua vita le appare così banale, così priva di scosse. L’unica persona “strana” della famiglia è un vecchia zia, Bee, che da anni vive rintanata e sola, in un’enorme casa di legno, dalle pareti bianche, a Bainbridge Island , di fronte a Seattle.
Di lei, Beth conserva una fotografia in bianco e nero, dove la zia, allora giovane donna, fissava l’obiettivo con uno sguardo intenso, pieno d’amore e di segreti. E dove c’era un’altra giovane donna, bellissima e sconosciuta, che le sussurrava qualcosa nell’orecchio.
Fin da piccola, Beth ha sempre avuto la stranissima sensazione che quel segreto sussurrato, perso nel passato, potesse riguardare proprio lei. Ma come?
A Bainbridge Island potrebbe trovarsi la risposta.
L’isola sa come richiamare a sé le persone al momento giusto.
Solo che in quell’isola battuta dalle correnti fredde niente è come sembra. E quando Beth vi ritorna ai primi di marzo, senza volerlo, smuove ricordi sepolti da tempo, riportando alla luce inquietanti segreti di un lontano marzo 1943, mettendosi sulle tracce di una sconosciuta, Esther. Una donna che amava la primavera, marzo, i tulipani. Una donna che molto aveva amato e che in molti amavano.
Tutte le persone in cui si imbatte sembrano nasconderle qualcosa, qualcosa accaduto nel passato; ma chi viene dopo, chi vive nel presente, può in qualche modo rimediare a ciò che è stato, o eventualmente, può evitare di ricadere nello stesso identico tragico errore?
E soprattutto: il proprio cuore, in queste nebbie, può essere una bussola affidabile?
Romanzo davvero delicato e al contempo intrigante, che affascina con il suo mistero e che spinge a divorare le pagine per trovare queste risposte, con uno stile sempre elegante e piacevole.
Per me, QUATTRO stelline piene.
Ultima curiosità: la storia di Esther e di Emily ha a sua volta molti punti in comune con la trama di un libro amato da entrambe, e che viene spesso citato. Si tratta di Years of Grace, un romanzo scritto nel 1930 da Margaret Ayer Barnes e che vinse il premio Pulitzer.
In effetti, anche questo è un romanzo molto bello, che vi consiglio caldamente di leggere:
“L’amore non è un fiore di serra, costretto a sbocciare controvoglia. L’amore è un’erbaccia che spunta inattesa sul ciglio della strada”. (da Years of Grace)
Amarilli73 |
credo lo leggerò:)
RispondiEliminaCiao Lucrezia! Sì, te lo consiglio :)))
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