Review Party per "IL REGNO DI CENERE" di Sarah J. Maas (Il Trono di Ghiaccio #8)



Oggi partecipo al party per festeggiare l'uscita del volume FINALE di una serie che ADORO, quindi ve ne parlo con una certa commozione.

Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama. Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi. Non è l'unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.

Sarah J. Maas
IL REGNO DI CENERE
Editore: Mondadori *
Collana: Oscar Fantastica
* ringrazio la CE per la copia e l'opportunità!
Pagine 1008
ISBN 8804742070
Uscita: 19 ottobre 2021

La serie: IL TRONO DI GHIACCIO 
1) LA LAMA DELL'ASSASSINA
2) IL TRONO DI GHIACCIO
3) LA CORONA DI MEZZANOTTE
4) LA CORONA DI FUOCO
5) LA REGINA DELLE OMBRE
6) L'IMPERO DELLE TEMPESTE
7) LA TORRE DELL'ALBA
8) IL REGNO DI CENERE



«È perché adesso sono una regina?»
«Eri una regina anche prima.»


Ho sempre detto che questa è la mia serie favorita della Maas e continuo a ribadirlo.

Per quanto altre abbiano forse raggiunto maggior popolarità, IL TRONO DI GHIACCIO è quella che me l'ha fatta scoprire e con cui sono pure un po' invecchiata (visto che correva l'anno 2012 quando apparivano da noi i primi straordinari racconti che gettavano le basi di questa originale epopea, costellata di fae, alieni, creature oscure, streghe e immancabili draghi).

La bravura della Maas (e la sua intuizione) per non lasciar cadere i nuovi volumi nel già visto e nell'evoluzione trascinata è stata quella di ricreare di continuo una squadra di eroi contro il male: questa squadra è stata rimpolpata di continuo, aggiornata, modificata, con personaggi che non erano sempre luce e lealtà, ma che cadevano, si riscattavano, sbagliano e imparavano dai propri errori.
Se Celaena Sardothien è diventata Aelin, se i suoi primi amori hanno trovato altre strade e altre compagne (il triangolone imbastito, peraltro, me l'ha fatta quasi detestare a metà saga), i fronti si sono poi spaccati, rivelando altri indiscussi protagonisti come Manon la strega denti-di-ferro e le sue Tredici, il gruppo dei fae immortali, tanti vecchi compagni d'avventura ritrovati lungo il cammino.

Un principe di ghiaccio e vento. 
Un principe che era stato suo, come lei era stata sua. 
Ben prima che si svelasse il legame tra le loro anime. 
Il principe dall’odore baciato di pino e di neve, 
dal profumo del regno che lei aveva amato con tutto il suo cuore di Fuoco selvaggio.


Il territorio è vasto, ci sono tanti regni e tante dinastie, e la Maas è stata abile a districare vari fili, tanto che quando poi la coalizione si forma nel finale, preparandosi all'ultimo grande scontro, non è solo Aelin e gli altri contro Maeve e i suoi alleati, ma sono tanti piccoli eserciti che portano un prezioso contributo.
Mai come in questo caso l'unione fa la forza, anto che la vittoria del bene è davvero una vittoria faticosa, combattuta, un sacrificio collettivo che non passa indolore.

Alla fine, la domanda è una sola: valeva la pena affrontare otto libri corposi per arrivare all'ultima pagina?
Assolutamente sì, non nascondo che ho spesso riletto i volumi precedenti per ritrovare tasselli lasciati qua e là e per capire sviluppi che non ero riuscita a cogliere subito: Il trono di Ghiaccio è un grande e piacevole gioco d'incastri, e continuerò sempre a consigliarlo!

Giudizi finali sui personaggi?
5+ per Manon e Dorian (i miei favoriti), 4 per Aelin, Chaol e tutti gli altri.


“Streghe, qui in mezzo a noi. Streghe, che ora vanno in guerra.” 
Una marea crescente di streghe, che presero il volo nei loro mantelli rossi, spade legate alla schiena, scope che spargevano anni di polvere a ogni miglio verso nord. 
Streghe che salutavano le loro famiglie, senza offrire alcuna spiegazione 
prima di baciare i loro bambini addormentati e svanire nella notte stellata.

Amarilli

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