Recensione per "LA BIBLIOTECA DEI GIUSTI CONSIGLI" di Sara Nisha Adams



La giovane Aleisha è tutto fuorché una lettrice accanita. Da tempo, non si fida più dei libri perché l’hanno delusa. Eppure, il caso vuole che rimedi un lavoretto estivo in una biblioteca, dove l’unico modo per riempire i vuoti tra un avventore e l’altro è sfogliare qualche pagina. Un passatempo noioso se non fosse che una mattina compare Mukesh, un signore alla disperata ricerca di un contatto con la nipotina topo di biblioteca. L’uomo le chiede di consigliargli qualcosa da leggere e Aleisha pensa bene di cavarsela con una lista che ha trovato in fondo a un vecchio volume sgualcito. Ma si sbaglia. Perché Mukesh torna con l’intenzione di parlare dei romanzi che gli ha indicato. E lei non può far altro che dare un’altra possibilità alla lettura. Così, libro dopo libro, si accorge che ogni storia è capace di trasportarla lontano e di mostrarle il lato migliore della realtà: Il buio oltre la siepe la invita a guardare il mondo con occhi diversi; Orgoglio e pregiudizio le insegna che esiste la persona giusta per ognuno di noi, mentre Piccole donne le fa scoprire la forza della gentilezza e della solidarietà. 
Col passare dei giorni, Aleisha e Mukesh sperimentano il potere terapeutico della letteratura, che li avvicina e cura l’anima. E si rendono conto che i romanzi che leggono racchiudono un segreto inaspettato. 
Un segreto che ha a che fare con la biblioteca e che li legherà a doppio filo. Perché solo unendo le forze e diffondendo la passione per la lettura potranno portarlo alla luce e arrivare alla verità.

La biblioteca dei giusti consigli
di Sara Nisha Adams
Tradotto da: Claudia Marseguerra
Editore: Garzanti
Pubblicazione: settembre 2021




«Le storie sono così strane. Come vedere la vita di qualcun altro che non ti spetterebbe vedere. 
Un po’ come fare i ficcanaso.»


Pretenzioso. Confuso. Noioso.
Mi spiace, ma l'ennesimo caso letterario della Fiera di Londra si è rivelato niente di che.

Leggendo la trama pensavo di imbattermi in un testo originale, capace di illuminarmi sui libri e il loro potere salvifico.
L'idea di fondo sarebbe anche quella, se non che l'autrice infarcisce tutto con due storie deprimenti, una totalmente dedicata a una famiglia indiana (il che sarebbe affascinante, se non fosse che i capitoli sono infodump estenuanti di parole indiane, cibi, tradizioni, senza un minimo di indicazioni per capire) e l'altra a una famiglia inglese alla deriva, con una protagonista in procinto di andare all'università e che parla e agisce come un'undicenne, facendosi trascinare dagli eventi e non capendo niente di cosa le sta accadendo intorno.
Io stessa non ho capito quali problemi avesse questa famiglia, è tutto detto-non detto, lasciato sospeso...

Unica intuizione: la lista proposta "in caso di bisogno" (Il buio oltre la siepe Rebecca, la prima moglie Il cacciatore di aquiloni Vita di Pi Orgoglio e pregiudizio Piccole donne Amatissima Il ragazzo giusto), ma anche questa è una furbata, a ben guardare: sono stati scelti romanzi conosciutissimi e amati a prescindere, quasi un'appropriazione di pregi per illuminare il libro di luce riflessa.

Per il resto, le parti di Mukesh (e delle sue pallosissime figlie) più quelle di Aleisha sono state un'agonia.

Amarilli


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