Pensieri su LE CAMPANE DI TIMES SQUARE di Amy Lane

A ogni vigilia di Capodanno dal 1946, Nate Meyer si avventura da solo a Times Square nel tentativo di udire le fantasmatiche campane che lui e il suo perduto amante dei tempi della guerra giuravano che avrebbero ascoltato insieme. Quest’anno, però, è il nipote Blaine a trascinare Nate per le strade di Manhattan rivelando i suoi segreti al nonno, reso silenzioso da un ictus.
Quando Blaine presenta il suo ragazzo all’amato nonno, non immagina che Nate nasconda un segreto simile. Mentre i tre sopportano il gelido trapasso del vecchio anno, i ricordi riportano Nate indietro nel tempo, a un periodo assai lontano… e a Walter.
Molto tempo addietro, in un’oasi di pace accuratamente costruita nel cuore del tumulto bellico, Nate e Walter avevano creato una casa piena d’amore nel mezzo della violenza e del caos. Ma niente in guerra è permanente, e ora tutto quel che Nate possiede sono i ricordi di un uomo la cui esistenza è sempre stata ignota alla sua famiglia. Insieme alla speranza di udire finalmente le campane che riuniranno tutti, inclusi quegli amanti che nascondono le parti migliori e più sacre dei loro cuori.


Titolo: Le campane di Times Square
Titolo originale: The Bells of Times Square
Autrice: Amy Lane
Traduttrice: Raffaella Arnaldi

Editore: Triskell Edizioni
ISBN: 978-88-9312-195-8
Genere: storico
Lunghezza: 206 pagine
Formato: pdf, epub, mobi
Prezzo: € 4,99
Uscita: 6 marzo 2017





"Magari è a quello che servono le campane a Times squares, l'ultimo dell'anno."

"Per chiamarci tutti."

Ecco un libro di Amy Lane che ho letto mesi fa e che ancora non ero riuscita a recensire, perchè temevo che i vari pensieri che mi venivano in mente fossero banali rispetto alla profondità dei temi trattati.
Una storia che viene dal passato e che arriva sino ai giorni nostri, e che attraversa momenti di guerra e di pace, di amore e di solitudine, di amanti segreti e di famiglie ufficiali.
L'inizio è un po' straniante, perchè appare una prima coppia, un amore giovane che deve ancora fare il suo corso, e poi un anziano che non riesce più ad esprimersi ma rivive benissimo dentro di sè ogni ricordo, ogni momento della propria vita.
E poi ci sono le campane di Times Square: cosa simboleggiano? Perchè è così importante sforzarsi di sentirne il suono, ogni anno.
E ricordare. Ricordare.
Finchè qualcuno serba memoria di un nome, quel nome non cadrà nell'oblio.
E sarebbe un peccato non ricordare Walter, la casa ricreata in mezzo alla guerra, l'amore nato in mezzo a tanta morte e al caos, il mishkav zakhar che ha reso una vita diversa rispetto a quella che sarebbe stata altrimenti.
Si capisce che mi sono commossa?
Parecchio, ed è per questo che ormai centellino i libri della Lane. Poi ci vogliono mesi per riprendermi.
Come al solito, tante citazioni suggestive da segnarsi.

Le labbra di Walter erano dolci, ma il bacio troppo breve. 

Non si poteva far stare una vita intera in un singolo incontro di labbra, anche volendo.

Amarilli

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