Pensieri su "I COWBOY NON LO DICONO" di Tara Lain

Rand McIntyre ha deciso di accontentarsi nella vita. Ama il suo piccolo ranch in California e allevare cavalli, e adora insegnare a cavalcare ai bambini, ma per averne di suoi e avere accanto qualcuno da amare dovrebbe ammettere di essere gay, mettendo a repentaglio tutto quello che ha costruito. Poi, un giorno, nonostante la fobia degli aerei, va in vacanza con i genitori a Hana, nelle Hawaii, e conosce l’affascinante e misterioso Kai Kealoha, un autentico cowboy hawaiano. Rand si affeziona al fratellino e alla sorellina di Kai tanto quanto si infatua di lui, ma Kai sembra avere più aculei di un porcospino e più segreti dell’esotica terra da cui proviene.
Kai ha sempre mantenuto la sua riservatezza e vive per proteggere i suoi “bambini”. Per il bene di tutti dovrebbe starsene alla larga da quel bellissimo cowboy, ma visto che si tratta solo di un haole che sta facendo una breve vacanza, che potrebbe mai succedere? Quando le più terribili paure di Kai e gli incubi peggiori di Rand si avverano nello stesso momento, non c’è molta speranza per due cowboy che non possono, o non vogliono, dire di essere gay.


Autore: Tara Lain
Titolo: I cowboy non lo dicono
Editore: Dreamspinner Press
ISBN-13: 978-1-64080-016-8
Pagine: 200
Copertina: Reese Dante
Traduttore: Claudia Nogara
Genere: Western, contemporaneo, MM
Edizione originale: Cowboys Don’t Come Out
Uscita: 22 agosto 2017



… era comunque un cowboy, e non erano molti quelli che ammettevano di essere gay. Sindrome da Brokeback Mountain o qualcosa del genere. Passa tutta la vita a far finta di essere qualcosa che non sei, e poi muori.

Ecco un libro con un' ambientazione diversa e originale. 
Quando ho visto che il protagonista volava alle Hawaii non mi aspettavo una trama così. Invece: ci sono i cowboy alle Hawaii, e con tradizioni consolidate di tutto rispetto. Chi lo avrebbe mai pensato?
Ad esempio, sapete chi è un paniolo?
Io no, per cui con questa lettura ho ampliato i miei orizzonti. 
Poi la storia è in sé molto dolce e tenera, con un paio di uomini giovani che tengono all'oscuro i propri segreti, subendo pressioni di vario tipo, sia familiari che sociali, per non uscire allo scoperto.
E se Rand ha imparato bene la lezione ("i cowboy non dicono di essere gay") per poter costruirsi una famiglia in un qualche futuro più o meno lontano, Kai lo fa per il motivo opposto: offrire una percezione esteriore di affidabilità e normalità, per poter conservare la famiglia di cui si prende cura.
Di più non dico, per non rivelare nulla della trama.

Nel complesso una lettura godibile, che fa palpitare i cuori e offre anche piccoli colpi di scena, lasciandovi con il cuorino pieno di confettura.
Però ogni tanto anche queste pause di buoni sentimenti e speranza sono necessarie e fanno bene.

(P.S. - sul fronte hot rilevo una gran bella scena con Kai che esce dall'acqua in tutto il suo fulgore... anche su questo non rimarrete delusi).

Uscì dall’acqua così lentamente che parve in slow motion. Prima comparvero delle spalle larghe, seguite da un petto snello scolpito come un bassorilievo, poi una vita sottile, fianchi stretti e… Dio del cielo! L’acqua fredda non restringeva di solito?

Amarilli

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